Non importa se il viale Parco sarà sventrato e le periferie ancora più isolate, l’appalto da 160 milioni di euro piace anche Oltrecampagnano.
RENDE – Otto mesi fa la considerava un’opera inutile ora invece (dopo il Sì di Oliverio e Gentile) Manna definisce la metro un’infrastruttura strategica. “La metropolitana leggera è un’opera progettata per lo sviluppo sostenibile di tutto il contesto interurbano. Questo progetto – afferma il sindaco di Rende Marcello Manna – ha rischiato di essere l’ennesima promessa non mantenuta dalla politica. L’accelerazione che, invece, ha impresso il governatore, Mario Oliverio, rientra in una più complessiva e necessaria riorganizzazione delle politiche dei trasporti della nostra regione e in particolare dell’area urbana. E’ evidente che si tratta di una continuità amministrativa di progetti e gestioni di procedure che, se non portati a termine, comporterebbero forti sanzioni di natura finanziaria, in maniera analoga a quanto accaduto nel settore dei rifiuti in passato. Non bisogna dimenticare che la gara d’appalto relativa alla metropolitana leggera si è conclusa con un’impresa che si è aggiudicata i lavori. Un dietrofront della Regione avrebbe provocato una pesantissima sanzione di natura finanziaria. Il fatto che oggi la Regione dia attuazione ad un atto amministrativo in itinere è un bene per la Calabria.
Si tratta di una infrastruttura strategica in grado di favorire la mobilità innanzitutto fra Rende, con la sua Università, e la vicina Cosenza. Un sistema dei trasporti che, mi auguro in tempi molto brevi, avvicinerà sempre di più la nostra area urbana con il campus di Germaneto e l’aeroporto di Lamezia Terme. La recente evoluzione della specifica normativa regionale prevede un nuovo sistema delle linee pubbliche di trasporto e probabilmente andrà rivisitato il progetto della metropolitana leggera per tenere conto di questa ristrutturazione complessiva. Siamo sicuri che la Regione prenderà in considerazione le aspettative e le eventuali richieste di modifica provenienti da quel settore Nord dell’area urbana il cui fulcro è Rende con l’ateneo di Arcavacata e dalla città di Cosenza. Capisco il timore di molti cittadini rispetto a un’opera così complessa. Ma la paura di qualcosa che ancora possiamo solo immaginare come un cantiere aperto, è solo l’inizio di un percorso nuovo e decisivo, per altro in attuazione di scelte già compiute in passato. A chi si chiede, giustamente, come può coniugarsi un’opera così grande con le politiche del verde urbano e della sostenibilità, mi sento di rispondere con chiarezza e subito. Una serie dei progetti, come quello del bike sharing e altri ancora partiranno nella nostra città. Sostenibilità è una delle parole d’ordine della nostra azione amministrativa”.
LEGGI L’INTERVISTA RILASCIATA A GIUGNO 2015
L’incubo della metro e la speranza di non perdere i finanziamenti europei
Cambia poco, secondo Manna, il parere favorevole o contrario dei sindaci: “Qui si tratta di una gara già espletata e di un progetto che se non realizzato produrrà il solito effetto sanzionatorio per la Calabria. Certo è che rispetto al progetto iniziale, che risale ad oltre 10 anni fa – ha dichiarato Manna ai microfoni di Rlb Radioattiva – va certamente rimodulato”.
ASCOLTA L’INTERVISTA – Marcello Manna, sindaco di Rende
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