RENDE – La paternità dello stupefacente è stata attribuita oggi ad un tecnico di laboratorio trentaquattreenne.
Intercettazioni e sistemi di videosorveglianza hanno permesso, nei mesi, di ricostruire il percorso dello stupefacente trasportato dal reggino a Rende. L’operazione denominata ‘Il Sette e l’Otto’ ha portato stamane alla notifica di sei ordinanze di custodia cautelare, quattro in carcere e due ai domiciliari. Nell’Ottobre scorso, appunto tra il sette e l’otto, i militari della stazione di Rende avrebbero tentato di fermare i presunti corrieri in flagranza di reato, ma furono ostacolati da due auto che fungevano da ‘staffetta’. L’inseguimento operato da militari in borghese aveva portato alla perquisizione della vettura di Michele Perri, trentaquattreenne residente a Rende, tutor in una scuola di Cosenza già noto alle forze dell’ordine. Sulla Panda non vi era però nessuna traccia dello stupefacente anche se in tasca l’uomo aveva stipato ben 6.440 euro. Pare infatti che Perri fosse partito quel giorno stesso per Placanica, nel reggino, insieme al ‘socio’ Marco Maglio, trentenne di Corigliano Calabro per acquistare l’ingente carico di marijuana tramite Matteo Gerecitano, un giovane 29enne di Pazzano, da Cosimo Panetta, 26enne di Placanica ben inserito nel mondo del narcotraffico che lega la provincia di Reggio Calabria a Cosenza.
Patteggiato il prezzo e caricati i sedici chili di marijuana in una Mercedes Classe C, Cosimo Panetta con un amico di Placanica, il ventiquattreenne Giuseppe Tassone, partono alla volta di Rende. All’uscita dello svincolo autostradale Perri e Maglio che con la propria Fiat Punto fungevano da ‘palo’ insieme al fratello maggiore di Panetta, Bruno di 34 anni, a bordo di una Seat Leon, avrebbero impedito che i militari fermassero i due corrieri con il cargo di stupefacenti nel bagagliaio nonostante un concitato inseguimento. In pochi minuti Panetta e Tassone sarebbero sfrecciati tra le traversine di via Ettore Majorana per scaricare frettolosamente i quindici sacchi di marijuana, per un peso complessivo di sedici chili, ed abbandonarli tra le sterpaglie coperti alla buona da un telo. Fermati dai carabinieri, in via Marconi, dei cannabinoidi nella Mercedes Classe C non restava che l’odore. Nell’appartamento di Roges in cui Perri vive con i genitori, invece, i militari dopo un’accurata perquisizione hanno rinvenuto 22mila e 800 euro in contanti di cui il tecnico di laboratorio non ha saputo giustificare la provenienza.
Ricostruendo il tragitto compiuto dalla vettura i carabinieri hanno successivamente ritrovato nella notte le quindici buste di marijuana occultate tra i cespugli. La mattina successiva Perri sarebbe poi tornato in via Majorana alla ricerca dei sacchi ormai sequestrati dalle forze dell’ordine. Un brutto colpo per l’uomo ritenuto dagli inquirenti uno dei pusher all”’ingrosso” dell’area urbana Rende – Cosenza che aveva già contrattaro con i reggini di Placanica l’acquisto di ulteriori sedici chili di marijuana nei giorni successivi. Solo un mese prima era stato sorpreso mentre consegnava, a piedi, tra le strade d’Oltrecampagnano uno zainetto contenente 600 grammi di marijuana al cosentino 35enne Ettore Bruno subito arrestato in flagranza di reato mentre stava rientrando a Francavilla Marittima. Ad Agosto invece era stato denunciato per la cessione di piccoli quantitativi di stupefacente, 7 grammi di marijuana e 0,75 grammi di cocaina a distanza di pochissimi giorni. Oggi gli arresti. Perri, Gerecitano e i due fratelli Panetta, espletate le formalità di rito, sono stati tradotti presso la casa circondariale di via Popilia, mentre Maglio e Tassone sono stati posti al regime degli arresti domiciliari.
MICHELE PERRI
MARCO MAGLIO
MATTEO GERECITANO
COSIMO PANETTA
BRUNO PANETTA
GIUSEPPE TASSONE