COSENZA – Licenziato in tronco e condannato a quattro anni di reclusione insieme alla sua segretaria.
E’ questo il verdetto emesso ieri dal Tribunale di Cosenza nei confronti di Alfonso Nastro, ordinario presso il Dipartimento di Chimica dell’Unical, e di Marcella Beltrano alla quale la corte ha comminato due anni e mezzo di detenzione per corruzione mediante induzione. I due avrebbero chiesto a degli ex allievi del professore Nastro di pagare cifre variabili dai mille ai duemila euro per ottenere un ‘posticino’ nel progetto della Vicchio Prodotti Ceramica Srl di Rosarno beneficiaria di 23 milioni di euro di finanziamenti pubblici. La gestione dei fondi comunitari, erogati a favore dell’azienda reggina, era stata affidata infatti proprio ad Alfonso Nastro in qualità di referente scientifico. I fatti, si sarebbero consumati tra Arcavacata e Reggio Calabria nel 2006 e sarebbero emersi nel corso dell’inchiesta Symposium che, puntando i riflettori sull’Unical, avrebbe scoperchiato una realtà fatta di truffe per l’ottenimento di denaro pubblico, falsi in atti pubblici, una miriade di reati in ambito fiscale e finanche un caso di circonvenzione di incapace. I ricercatori coinvolti in questo stralcio di processo sono otto. Ad uno di loro Nastro, che continua a difendersi dicendo di aver restituito tutto il denaro ai propri allievi, dovrà risarcire la cifra di 2mila euro.