Papa Francesco, Costabile (Unical): «la scomunica alla ‘ndrangheta, fu un messaggio dirompente»
Con il docente di Pedagogia dell’Antimafia, abbiamo parlato quando Papa Francesco da Cassano, scomunicò la ndrangheta e tutte le mafie
RENDE – Dopo la testimonianza di don Enzo Gabrieli, responsabile della Comunicazione della Curia di Cosenza e parroco di Mendicino, il quale ha definito “Francesco, un Papa straordinario e il Papa delle prime volte di una Chiesa che ha saputo spalancare le porte ed uscire per andare verso gli uomini, verso gli ultimi ed i bisognosi”, con il professore Giancarlo Costabile, docente all’Unical di Pedagogia dell’Antimafia, ci siamo soffermati quando Papa Francesco proprio qui in Calabria e più precisamente a Cassano Ionio, durante una sua visita nel giugno del 2014, scomunicò la ndrangheta e tutte le mafie.
“Il Santo Padre scelse la Calabria – ha spiegato il professore Giancarlo Costabile – dopo l’ennesimo fatto cruento di sangue, un bimbo di tre anni ucciso brutalmente per scomunicare, il potere criminale, i poteri mafiosi, utilizzando un’espressione durissima parlando della ‘ndrangheta, quindi della cultura mafiosa come adorazione del male e disprezzo del bene comune, invitando noi calabresi ad una forma di ribellione culturale e pedagogica, in grado di mettere in discussione prima ancora il potere delle organizzazioni criminali, la cultura mafiosa”.