Genitori degli alunni di via Negroni: «scuola chiusa per disinfestazione, ma i bimbi rientrano e le infezioni riprendono»
Un gruppo di genitori ha scritto alla nostra redazione circa la chiusura improvvisa della scuola, giustificata con la scusa della disinfestazione ma "ogni volta che i nostri bambini rientrano in classe, le infezioni riprendono. Le misure adottate sono inefficaci"
COSENZA – Mentre il sindaco di Cosenza effettua un sopralluogo nel plesso di Via Negroni, dove sono in corso lavori di riqualificazione e ammodernamento, riceviamo la lettera di un gruppo di genitori “costretti a fronteggiare una situazione sempre più insostenibile”. “Da mesi – dicono – assistiamo alla continua diffusione di infezioni tra i nostri figli, con il ritorno costante dello streptococco e di altre malattie”.
“Tuttavia, nonostante le ripetute chiusure degli edifici scolastici dell’istituto statale di Via Negroni non sembra essere stato effettuato alcun intervento reale di sanificazione. Ogni volta che i nostri bambini rientrano in classe, le infezioni riprendono, dimostrando che le misure adottate sono del tutto inefficaci”.
“Ciò che ci preoccupa ancora di più è che queste chiusure, spesso improvvise e prolungate, sembrano coincidere con i ponti e le festività, rendendo difficile credere che si tratti di reali operazioni di disinfestazione. Di fatto, il risultato è che le famiglie vengono lasciate senza alternative, costringendo i genitori che lavorano a trovare soluzioni di emergenza per l’affidamento dei figli”.
La scuola non può essere un luogo dove il contagio dilaga senza controllo, né può trasformarsi in un’istituzione che chiude le porte senza una reale giustificazione. Chiediamo trasparenza e soluzioni concrete:
– Interventi di sanificazione reali ed efficaci, verificabili da enti esterni.
– Comunicazioni chiare e tempestive, affinché i genitori possano organizzarsi senza essere messi in difficoltà.
– Un piano strutturato per evitare che la scuola diventi un focolaio costante, garantendo la sicurezza dei bambini e la serenità delle famiglie.
“Siamo stanchi di essere ignorati – conclude il gruppo di genitori – e di dover affrontare da soli una situazione che dovrebbe essere gestita con responsabilità e competenza. Chiediamo risposte e azioni concrete. Confidiamo che questa problematica possa trovare spazio e attenzione attraverso la vostra testata giornalistica”.