COSENZA – L’Associazione “Gruppi Santa Croce di Cosenza“, tramite il suo presidente Enrico Spadafora, annuncia l’avvio di una raccolta firme per chiedere al Santo Padre, Papa Francesco, di intervenire riguardo alla recente decisione di Mons. Giovanni Checchinato, vescovo di Cosenza-Bisignano, di chiudere il Seminario di Cosenza e trasferirlo a Catanzaro. “Questa decisione, che avrà un impatto significativo sulla nostra comunità – spiegano dall’associazione – è stata presa senza consultare il Clero e gli organismi di partecipazione della diocesi, ignorando completamente le nostre voci e preoccupazioni”.
“Il Seminario di Cosenza rappresenta un’importante istituzione per la nostra città e la nostra comunità religiosa. La chiusura di questo centro di formazione e spiritualità non solo impoverisce Cosenza dal punto di vista religioso e culturale, ma mostra anche una mancanza di rispetto per la tradizione e l’identità della nostra diocesi. Riteniamo che la decisione del Vescovo Checchinato sia stata presa in modo autoritario e senza il necessario dialogo con le parti coinvolte. Questo atteggiamento non è in linea con i principi di trasparenza e partecipazione che dovrebbero guidare la nostra Chiesa”.
“Invitiamo tutti i fedeli, i cittadini e tutte le persone che hanno a cuore il futuro della nostra diocesi – scrive Spadafora – a unirsi a noi in questa iniziativa. Firmando la petizione, potremo fare sentire la nostra voce e chiedere a Papa Francesco di prendere in considerazione la rimozione del Vescovo Checchinato dal suo incarico”.
“Le firme raccolte – conclude l’associazione – saranno inviate al Santo Padre insieme a una lettera in cui esprimeremo le nostre preoccupazioni e le ragioni per cui riteniamo necessaria questa azione. Per firmare la petizione e aderire alla nostra iniziativa, vi invitiamo a inviare via email a santacroce.cs@virgilio.it la vostra adesione, indicando nome, cognome, data e luogo di nascita. Uniti nella fede e nella speranza, confidiamo che il Santo Padre ascolterà il nostro appello e interverrà per il bene della nostra comunità”.