COSENZA – Dopo le lievi scosse registrate domenica alle 21 e nella giornata di ieri alle 9 l’area del Pollino ricomincia a tremare.
Un altro terremoto di magnitudo 2.2 è stato avvertito a cavallo tra i comuni di Cassano allo Jonio, Castrovillari, Civita, Frascineto e San Basile, al confine tra la Calabria e la Basilicata. Il movimento tellurico alla pendici del Pollino stato registrato dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia alle 12,36 con una profondita’ di 9,4 chilometri. Non ci sono conseguenze per le persone e le cose, anche se l’area è interessata ormai da mesi da uno sciame sismico che preoccupa i residenti. E non solo. Nonostante il perdurare dello stato di calamità il Governo non ha rinnovato ai Comuni dell’area colpita dal sisma di ottobre lo status di emergenza terremoto che permetterebbe a famiglie e residenti di godere di sgravi fiscali e sussidi che consentirebbero di calmierare le pesanti conseguenze sul territorio già martoriato da una situazione economica estremamente precaria. Alle famiglie sfollate, costrette dall’ordinanza che dichiara inagibili le proprie abitazioni a fittare a prezzi astronomici nuovi appartamenti, è stato inoltre notificato il sollecito di pagamento dell’IMU. L’imposta chi ha dovuto abbandonare le case è stata però calcolata con una maggiorazione in quanto gli appartamenti sgomberati sono stati considerati nel conteggio della tassazione come seconda abitazione.