Si può sempre negare la presenza di un padre ai propri figli? Anche il fatto di vederlo per soli pochi minuti?
Una giovane donna cosentina, questa volta, non ha saputo dire di no ai suoi figli.
Soddisfare il desiderio, o forse dovrei dire il diritto, dei tre figlioletti di voler rivedere quel papà che da due anni non condivide più con loro la quotidianità, è costato il carcere a questa mamma.
Questa madre, condannata in primo grado, ha accompagnato i figli presso il carcere di Catanzaro per far loro rivedere il proprio padre, ma giunti al suddetto penitenziario, si è vista arrestata e portata al carcere di Castrovillari.
Ha violato il regime degli arresti domiciliari. I tre figli sono stati affidati ad una zia, non in condizioni di buona salute, e non fanno altro che chiedere della mamma. Come spiegare a dei bambini così piccoli ciò che è successo?
A far sentire la propria voce in questa complessa situazione familiare è stato Franco Corbelli, leader di Diritti Civili, che si è rivolto ai giudici del tribunale chiedendo un “atto di clemenza e giustizia umana” da concretizzarsi nel restituire a questa donna i domiciliari per poter tornare a fare la mamma di quei tre bambini che hanno bisogno di lei e che, in tutta questa storia, sono gli unici a non avere nessuna colpa.