COSENZA – Violenza sessuale, due anni di reclusione.
Si è conclusa così la lunga requisitoria che nel corso della quale è stato ricostruito, dal pm Salvatore di Maio, l’episodio increscioso avvenuto nella notte del settembre 2009 in una nota clinica privata di Cosenza . Al centro della vicenda, un infermiere 34enne (M. N.) il quale secondo l’accusa avrebbe tentato di stuprare una collega strattonandola con forza, bloccandola contro un muro e palpeggiandola impudentemente. L’infermiera sarebbe riuscita a liberarsi dalla morsa soffocante dell’uomo e schizzata fuori dalla saletta avrebbe raggiunto una stanza dove erano presenti alcune persone attendendo terrorizzata la fine del turno notturno. L’imputato si è dichiarato da subito innocente ed estraneo ai fatti. Mentre la donna continua ad accusare il collega descrivendo nei minimi particolari l’aggressione subita da parte del collega. Un ricordo lucido di respiri ansimanti, di mani che con violenza si imponevano sulle sue parti intime sino ad arrivare a quello ‘spogliarello’ non richiesto inscenato dal 34enne intontito dalle proprie pulsioni.