Sono un centinaio le persone, dipendenti del call center Almaviva Contact che questa mattina stanno presidiando piazza 11 Settembre a Cosenza.
COSENZA – Una vertenza che interessa circa tremila lavoratori in tutta Italia, e che in Calabria si ripercuote su 350 dipendenti, persone, giovani che potrebbero nuovamente ripiombare nell’incertezza occupazionale. Anche la Calabria, dunque, ha deciso di scendere in piazza a sostegno delle rivendicazioni nazionali in vista dell’incontro di questo pomeriggio, al Mise – Ministero dello Sviluppo Economico dove alle 14, si discuterà della vertenza Almaviva Contact che prevede, appunto, 3 mila licenziamenti. Le Segreterie nazionali di categoria hanno indetto una giornata di sciopero di tutte le sedi a sostegno della vertenza.
Anche i lavoratori di Rende hanno risposto positivamente all’appello, partecipando alla manifestazione odierna che prevedeva presidi in ogni città impattata. Previsto in mattinata un incontro in prefettura in cui una delegazione di lavoratori incontrerà i massimi vertici dello stato sul territorio per esprimere il disagio e la preoccupazione per il futuro lavorativo.
Le rivendicazioni del sindacato sono chiare: stop alle gare al massimo ribasso nel sistema degli appalti che stanno affossando il settore dei call center in outsourcing. A determinare il rischio licenziamento di questi lavoratori in particolare due grandi commesse a partecipazione statale (Enel e Poste) che tra poco passeranno a due società non meglio definite.
