COSENZA – Una goleada e tanti rimpianti. Il rotondo risultato con cui il Cosenza ha battuto il Savoia, e il concomitante pareggio del
Messina in quel di Ragusa, sono serviti solo a ridurre di due punti la distanza in classifica, tra la lepre giallorossa e i Lupi. Ma, allo stesso tempo, ha anche dilatato e di molto i rimpianti. Il Cosenza il suo campionato l’ha gettato via parecchio tempo fa. Domenica non è riuscito a fare il blitz, proprio nella giornata più adatta, e oggi questi tre punti servono più per far impennare la classifica delle occasioni perse, che non quella del torneo. Ma, nonostante tutto, il Cosenza ha vinto, stravinto e convinto. Non solo, ha anche stabilito un primato. O meglio ha permesso al tecnico Gahliardi di centrarlo. Per il tecnico rossoblù, infatti, il successo di oggi assume ancora più spessore perchè è il decimo in trasferta ed eguaglia il record stabilito dal Cosenza di Mimmo Toscano nel campionato di Serie D 2007-08. Il pokerissimo servito ai campani, porta la firma di Mosciaro, Guadalupi, Fiore, Parenti e Benincasa. Il Savoia aveva provato a riaprire la partita con un gol di Guarro ma è stato solo un lampo temporaneo. Diciamo che la gara si è definitivamente chiusa in apertura di ripresa dopo il gol del 3-1 di Fiore e l’espulsione di Salvatore. Poi, soltanto accademia. Il Cosenza gioca con il solito 4-2-3-1 ma con qualche variante negli interpreti. Parenti e Paonessa, che hanno trovato poco spazio nel corso della stagione, rilevano capitan Parisi e Benincasa mentre Salvino vince il ballottaggio con Piromallo per giocare in mediana e Marano è in campo fin dal primo minuto nella batteria dei trequartisti subito dietro il rientrante Manolo Mosciaro. I Lupi immediatamente pericolosi in apertura con un tiro di Guadalupi parato in extremis da Loccisano e sulla cui respinta Fiore ha colpito un palo clamoroso. E’ il preludio al gol. E’ Manolo Mosciaro che trova la segnatura dopo appena quattro minuti. Se ne va in perfetta solitudine e trova l’angolo giusto per realizzare il suo venticinquesimo gol stagionale e alimentare i rimpianti per non averlo avuto nella sfida del San Filippo. Dopo il gol di Mosciaro, ancora un’opportunità per Marano, anticipato all’ultimo istante dal portiere e un’altra conclusione del Bomber, fuori di un soffio. Savoia completamente frastornato e Cosenza padrone assoluto del campo. Un cronista locale riferisce che subito prima dell’inizio della gara ci sia stato un plateale diverbio tra l’allenatore dei torresi Amura e i dirigenti. Al 14′ Guadalupi manda a spasso i difensori del Savoia e viene atterrato al limite dell’area di rigore. La conseguente punizione di Mosciaro termina a lato di poco. Il Savoia si scuote soltanto dopo il 20′ con qualche iniziativa di Savarese e Vicentin che non crea grosse apprensioni alla difesa rossoblu. Il Cosenza tira quasi inevitabilmente i remi in barca ma non molla la presa, anche se arretra il baricentro della propria azione. E così poco prima della mezzora. Al 27′, Mirko Guadalupi viene liberato davanti al portiere, ne attende l’uscita e lo infila con una perfetta palombella: 2-0 e Cosenza che gioca in assoluta scioltezza. Appena un minuto dopo, nuova combinazione tra il brindisino e Mosciaro e tiro dell’attaccante che esce di poco a lato. Al 33′ il Savoia accorcia le distanze con il capitano Guarro, che approfitta di una corta respinta del portiere Perri su conclusione di Vicentin in piena area di rigore. Il Cosenza si scuote al 38′ con una buona intesa tra Mosciaro e Paonessa ma il mediano non se la sente di tirare di prima intenzione facendo sfumare la buona opportunità. Al 41′ termina alto un pallonetto di Savarese. Il primo tempo si chiude sul 2-1 per il Cosenza.Nella ripresa, prima scorribanda di Cavallaro che semina il panico sul settore di destra ma non trova compagni pronti per la conclusione a rete. Al 4′ il Cosenza triplica le marcature. E’ Mosciaro che colpisce la traversa con un gran tiro dalla distanza. Sulla respinta si fa trovare pronto Adriano Fiore che realizza di testa il gol del 3-1. Al 7′ altra svolta importante della partita. Guadalupi continua a fare il bello e il cattivo tempo tra le linee e Salvatore è costretto a intervenire duramente. L’arbitro Mastrodonato estrae il cartellino rosso e in pratica chiude la partita. All’11’ Mosciaro è ancora nel vivo dell’azione, calcia verso la porta avversaria e solo un disperato salvataggio di Guarro gli nega la gioia del gol ma sul successivo calcio d’angolo Parenti entra bene di testa e realizza il 4-1. La sua esultanza è obiettivamente eccessiva e un po’ tutti sono costretti a chiedere scusa al pubblico di casa e agli addetti ai lavori. Il Cosenza non si ferma e segna addirittura il quinto gol al 17′. Cavallaro percorre cinquanta metri palla al piede, poi cambia gioco e trova liberissimo Benincasa, che aveva sostituito qualche minuto prima Fiore. Il mediano prende la mira e spedisce il pallone all’incrocio. Esce Guadalupi ed entra capitan Parisi, eccezionalmente in panchina. E qualche minuto dopo tocca anche a Piromallo, che rileva Marano. Cavallaro sfiora il sesto gol impegnando severamente Loccisano, il giovane Vincenzo Perri si mette in luce deviando una punizione di Di Capua, poi più nulla. Il Cosenza vince a mani basse e migliora ulteriormente il suo quoziente punti in vista dei play off.
IL TABELLINO
SAVOIA: Loccisano, Falanga, Guarro, Nasto, Scudieri (1′ st Catalano), Salvatore, Savarese, Di Capua, Vicentin, Padulano (1′ st Izzo), Malafronte. In panchina: Vitiello, Lettieri, Amoruso, Manfrellotti, Guida. Allenatore: Amura
COSENZA: Perri, Cavallaro, Sicignano, Salvino, Parenti, Filidoro, Paonessa, Fiore (10′ st Benincasa), Mosciaro, Guadalupi (18′ st Parisi), Marano (30′ st Piromallo). In panchina: Straface, Liotti, Gassama, Franzese. Allenatore: Gagliardi
ARBITRO: Mastrodonato di Molfetta
MARCATORI: 4′ pt Mosciaro, 27′ pt Guadalupi, 32′ pt Guarro, 4′ st Fiore, 12′ st Parenti, 17′ st Benincasa
NOTE: spettatori circa un migliaio, una trentina provenienti da Cosenza. Espulso all’8′ st Salvatore per gioco violento su Guadalupi. Ammonito Cavallaro. Calci d’angolo: 1-3. Recuperi: 1′ pt – 1′ st