COSENZA – Questione di stile.
Se i rifiuti colorano le strade e le buche costringono a slalom da far invidia ai sciatori più esperti, nulla di strano. Siamo una città Europea. Poi in fondo lo abbiamo scelto noi, votando. “Mi permetto di parlare di un argomento che interessa e condiziona la vita di tutti. E’ partita da qualche mese (in teoria) la raccolta differenziata. Un’iniziativa lodevole, – fa notare nella missiva il nostro fedele lettore – voluta dalla Regione ed alla quale il Comune di Cosenza chiaramente si è dovuto adeguare. Bene, giusto così, anche perchè nella maggior parte delle città si effettua questo tipo di raccolta dei rifiuti ed è il modo migliore per smaltire enormi quantità di spazzatura. Orbene, a Cosenza è partita per prima la zona Sud, centro storico e contrade, sono stati tolti i cassonetti, sono stati distribuiti ai cittadini: sacchetti in plastica di colori diversi, un contenitore in plastica marrone per i rifiuti organici ed un calendario di raccolta. Poi, man mano, sono state interessate tutte le altre zone della città. Quasi tutti i cassonetti sono stati tolti dalle strade perchè, la differenziata, viene fatta porta a porta, anzi palazzo per palazzo, dalla società “Ecologia Oggi”. Quella bruttura è stata eliminata è giusto anche questo. Al posto dei cassonetti ora, ovunque, si notano degli addobbi urbani originali e variopinti, in stile arte moderna, (molto apprezzati da cani e gatti), che i turisti, che ogni anno si riversano in città e si spostano con gli autobus dell’Amaco, che viaggiano nelle corsie preferenziali franate e piene di voragini, avranno modo di ammirare. Che bella città Cosenza, com’è cambiata da quando ero bambino io. Com’è diventata “Europea”, pensate non ci sono più: via Roma, Piazza Fera, C/so d’Italia. Hanno tolto le colombe da Piazza Kennedy, il campo Morrone è stato spostato a via Popilia ed è crollata la copertura della tribuna, fra poco inizieranno i lavori di piazza “Bilotti”, (non oso immaginare le conseguenze per il traffico in uscita verso l’autostrada con gli imbuti del sottopasso, quello si che andava tolto) che bello, mi sento veramente “Europeo”, penso che Cosenza non abbia niente da invidiare a Londra, Bruxelles, Parigi, Berlino e poi ancora a Bologna, Firenze, Venezia, Ferrara. Cosenza è senza dubbio un modello di civiltà e di efficienza. I politici che si sono avvicendati alla sua guida, hanno gareggiato in bravura amministrativa, non c’è che dire, veramente bravi. E noi cittadini possiamo vantarci di aver saputo votare, complimenti a tutti”. Come dire: chi è causa del suo mal, pianga sé stesso.