COSENZA – Furto sacrilego. E’ quello che ignoti hanno messo a segno, nella chiesa di San Domenico, di via Sertorio Quattromani, trafugando
dalla statua della Madonna del Rosario, la corona d’argento e gli orecchini in oro. Il furto è stato notato dai religiosi della congregazione degli Oblati di Maria Immacolata che, nel preparare l’altare per la celebrazione della Santa Messa delle 9, hanno notato dei vetri per terra. E’ bastato alzare gli occhi alla statua, per accorgersi che la Santa Vergine non aveva più la corone, nè gli orecchini. I carabinieri della stazione di Cosenza Principale, coordinati dal luogotenente Cosimo Saponangelo, intervenuti per l’avvio delle indagini di routine, hanno notato che nè sul portone, nè sulle finestre, sono stati rinvenuti segni di effrazioni. Si ipotizza che chi ha commesso il furto, sia rimasto in chiesa, nascondendosi e dopo la chiusura abbia agito indisturbato. Chi ha messo a segno il furto sacrilego, ha frantumato il vetro della teca, per asportare la corona e gli orecchini. Del caso, oltre ai già citati carabinieri della stazione di Cosenza Principale, si occupano anche i militari dell’Arma del Nucleo tutela e patrimonio culturale, coordinati dal maggiore Raffaele Giovinazzo. Le indagini sono allargate a 360 gradi. Si cerca tra i “Lupin” cittadini, così come si pensa ad ad un furto su commissione, considerato l’inestimabile valore della corona d’argento, realizzata da un cesellatore della scuola napoletana nella prima metà dell’800. Gli orecchini in oro, invece, erano stati donati ala Madonna del Rosario da una devota fedele, come ringraziamento per un voto.