Occhiuto: «Un quinquennio? Se si ha voglia di fare, basta»

COSENZA – |VIDEO| Il simbolo della cosentinità. E’ questo l’identikit migliore per descrivere Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza, che, sin dal suo insediamento ha coniugato la buona politica cittadina con il ridare slancio all’identità cosentina.

Il primo cittadino, insieme al suo staff ha saputo e sa unire tutto questo. Ieri Occhiuto c’ha aperto le porte del suo ufficio a Palazzo dei Bruzi, per concedersi alla telecamera di quicosenza, sottoponendosi alle domande della collega Daniela Caruso e del direttore del nostro giornale, Giuseppe Gangale. La prima domanda con cui abbiamo aperto la chiacchierata è stata, ovviamente, quella dell’area urbana. Un filone istituzionale, un progetto urbano di grande risalto per il territorio su cui la nostra testata ha puntato sin dalla sua uscita.

«Noi già abbiamo un’area urbana che coinvolge Cosenza, Rende e Castrolibero e si estende fino a Montalto e ad altri comuni viciniori. I cittadini già la vivono l’area urbana, l’hanno apprezzata, l’apprezzano e la metabolizzano. Purtroppo ancora non ci sono i servizi unificati e le altre situazioni istituzionali, ma mi auguro che sia solo una questione di tempo. C’è bisogno – sottolinea Occhiuto – di un salto di tipo culturale. C’è bisogno di un’amministrazione comunale unica, centrale, aperta che sappia coniugare crescita, sviluppo e rilancio del territorio».

I TRASPORTI – Il primo passo per “veicolare” l’area urbana è stato quello della circolare veloce. Ancora Occhiuto. «La circolare veloce è un primo passo, ma non ancora in avanti. Il collegamento per Rende c’è, esiste, è attivo, ma si ferma lì, perchè il Comune di Rende non ha inteso allargarne i confrinti in modo da estenderla a tutto il suo territorio». Ma i trasporti sono uno dei tanti esempi. Il primo cittadino bruzio, evidenzia anche il ciclo integrato dei rifiuti e la cultura. «L’importanza di una città unica sarebbe un grande ritorno in tutti i sensi, anche per facilitare l’apertura di un dialogo costruttivo, sinergico, interistituzionale con la vasta provincia. Non dimentichiamo che la provincia di Cosenza, con oltre 800 mila abitanti, è la più estesa d’Italia, ma parallelamente a questo, sempre rimanendo in tema di numeri, la città capoluogo di abitanti ne fa, poco più di 70mila. Questa è un’anomalia, soprattutto se si confronta con altre province».

REGALI SOTTO L’ALBERO E PROPOSITI PER IL NUOVO ANNO – Le idee sono tante e punta in alto, soprattutto per rilanciare sempre più l’immagine di Cosenza entro e fuori i consigli provinciali e regionali. Cosenza ha avviato tanti progetti, progetti che nel nuovo anno vedranno la luce, parallelamente alle idee progettuali su carta, ci sono tante altre opere che, verranno presto, cantierate.

UNO SGUARDO AL FUTURO, MA CON UN OCCHIO AL PASSATO – Le progettualità sono tante, interessanti, lungimiranti, ambiziose e vincenti, ma prima di guardare al futuro di Cosenza o dell’area urbana che sarà, è opportuno pensare alla Cosenza di oggi, a quella di ieri, quella legata al problema della carenza idrica, quella caratterizzata dall’emergenza abitativa, quella più attenta ai diritti negati. E di queste ferite Cosenza ne ha tante. Tra le tante emergenze, Occhiuto ha una priorità: la casa. «L’emergenza abitativa – dichiara il sindaco – ha radici antiche. Le segnalazioni di gente che cerca casa, perchè costretta a vivere in condizioni di disagio e di grande emergenza, sono tante. Ogni giorno le richieste aumentano. Ma rispondere a tutti non è possibile, soprattutto perchè non abbiamo la disponibilità di abitazioni da mettere a disposizione. Ma non solo l’emergenza abitativa è la mia priorità, ma tutto quelle problematiche che ricadono nel sociale».

I TRASPORTI – Non solo circolare veloce per Rende, ma anche per collegare meglio il centro cittadino con via Popilia».

I RIFIUTI – «Anche in questo caso, abbiamo tanti cantieri pronti. Come per esempio la raccolta differenziata e l’aumento del tipo di raccolta porta a porta».

L’ACQUA – «Guardiamo con attenzione alla questione idrica, con un progetto finanziato di oltre 3milioni di euro, per migliorare il servizio. Il problema, purtroppo rileva Occhiuto – ha radici antiche, come antiche sono le condutture che determinano la perdita media del 75% di acqua, contro il 50% della media nazionale. Il problema dell’acqua ha 50/60 anni di storia, impensabile risolverlo in pochissimi anni e con pochi interventi».

ALTRA PRIORITA’: IL CENTRO STORICO – «Abbiamo deciso di puntare sul cuore storico della città, facendo leva su tutta una serie di iniziative, sia di natura promozionale che culturale, ma anche architettonica e di salvaguardia. Per esempio abbiamo deciso di non far pagare per diversi anni i contributi comunali a chi decide di investire nel centro storico. Abbiamo investito e continueremo a farlo anche sulla cultura, sul recupero architettonico, sul rilancio del fascino antico della città.

GIROVAGO PER PASSIONE, POLIGLOTTA PER LAVORO, MA CON LA MENTE E IL CUORE SEMPRE NELLA “SUA” COSENZA«Non ho mai voluto tagliare il mio cordone ombelicale con la mia città, pur avendo avuto esperienze lavorative all’estero, prevalentemente in Oriente. Qui ho i miei affetti, i miei interessi, le mie passioni».

UN QUINQUENNIO DI? «Ovviamente successi, per la città. Io non voglio essere uno di questi sindaci che ritiene che cinque anni siano un tempo breve, utile solo per progettare e cantierizzare; cinque anni sono anche un tempo utile che permette di fare quello che si ha voglia di fare. Io non faccio il sindaco di professione, nè intendo farlo. Voglio fare quello che è possibile per la mia città, per il suo sviluppo armonico e globale, indipendentemente se stiamo trattando di progetti di rilancio per la centralità delle aree o di idee per liberare le periferie, dando loro la centralità che meritano. Voglio dare visibilità ai quartieri. In questo progetto abbiamo appaltato 30milioni di opere, 60miliardi del vecchio conio, che sono stati destinati al rilancio delle aree, al loro sviluppo, alla loro crescita».

SMART CITY ENERGIA – «Siamo i primi in graduatoria in Italia».

Un finale dedicato a QUICOSENZA – «Un augurio a voi di buon lavoro per quello che fate, ai vostri lettori, ma anche un augurio a tutti i cosentini e ai calabresi che il Santo Natale e l’anno nuovo portino a tutti cose migliori». Ringraziamo il sindaco Occhiuto per la disponibilità accordataci e rivolgiamo a lui anche i nostri migliori auguri di buone feste e di buon lavoro.

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