ROGLIANO (CS) – Sono 3.800 le ore di lavoro retribuite e mai svolte da 14 persone che questa mattina sono state raggiunte da un avviso di conclusione indagine. L’operazione dei carabinieri denominata Hall Pass è scattata alle prime luci dell’alba, nei riguardi di un gruppo di furbetti del cartellino in provincia di Cosenza. I carabinieri della Compagnia di Rogliano, guidati dal capitano Mattia Bologna, hanno notificato nei comuni di Rogliano, Domanico, Figline Vegliaturo, Grimaldi, Marzi, Parenti, Paterno Calabro, Rende e Santo Stefano di Rogliano, gli avvisi di garanzia emessi dalla Procura della Repubblica, presso il Tribunale di Cosenza, nei confronti di quattordici soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, del reato di “truffa aggravata e continuata” ai danni dell’Ente Pubblico Regionale Calabria Verde.
Le indagini nascono da alcuni controlli dei militari sulle attività di servizio dei dipendenti dell’Ente pubblico e si sono concentrate nel periodo tra marzo e novembre 2018. Individuate anche irregolarità amministrative nei confronti di altri 38 soggetti. Si trattava di un vero e proprio “sistema”, evidentemente consolidato da tempo, grazie al quale numerosi dipendenti dell’Ente Pubblico riuscivano ad eludere i vari strumenti di controllo delle prestazioni d’opera, primo fra tutti l’orologio marcatempo piazzato all’ingresso della struttura, in modo da allontanarsi indebitamente dal posto di lavoro. Lo stratagemma era semplice: tutti i dipendenti del Distretto utilizzavano regolarmente il proprio badge di servizio, ma facendo in modo che in ragione della tipologia di “uscita” selezionata, l’orologio marcatempo non sottraesse il tempo trascorso all’esterno della sede dall’orario di lavoro prestato, approfittando della generalizzata mancanza di controllo da parte di Dirigenti e Capi squadra. Dai tabulati acquisiti al termine del monitoraggio, i carabinieri sono riusciti a ricostruire centinaia di ore di lavoro illecitamente sottratte alle mansioni d’ufficio, impiegate in pause e libere uscite mai giustificate, piuttosto che devolute ad incarichi di lavoro esterno mai autorizzati nell’ambito dei vari cantieri forestali della provincia: tutto ciò veniva comunque contabilizzato come “normale” orario di servizio e puntualmente monetizzato nella busta paga mensile.
Intervista al capitano Mattia Bologna – comandante della Compagnia Carabinieri di Rogliano