Sono 9 le misure cautelari eseguite nell’ambito dell’operazione dei carabinieri di Cosenza scattata all’alba in città e in altri centri della provincia. Una trentina complessivamente le persone coinvolte
COSENZA – E’ stata ribattezzata “Salamandra” l’operazione dei carabinieri che ha interessato dalle prime ore di oggi, il capoluogo bruzio, Rende, Montalto Uffugo e San Benedetto Ullano, Torano Castello, Bisignano e Lattarico. Due persone sono state individuate a Mantova e a Milano. Oltre 100 militari del comando provinciale di Cosenza, supportati dai militari dello squadrone eliportato cacciatori di Calabria del nucleo cinofili, con la copertura aerea del velivolo dell’8° nucleo elicotteri, hanno eseguito nove misure cautelari, emesse dal Gip di Cosenza, nei confronti di persone indagate a vario titolo, per i reati detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, estorsione e favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.
All’esito delle perquisizioni ulteriori tre giovani di Cosenza sono arrestati perchè trovati in possesso di oltre un chilo di marijuana e modiche quantità di hashish, 20 funghi allucinogeni e mille euro ritenuti provento dell’attività di spaccio. Altri tre soggetti sono stati deferiti in stato di libertà.
Le forniture di droga non pagate dai tossicodipendenti diventavano crediti non pagati ai pusher che minacciavano i debitori e le loro famiglie. Ricostruiti e cristallizzati oltre 110 episodi di spaccio. Il procacciamento della droga avveniva attraverso contatti con esponenti della criminalità organizzata campana e reggina. Propaggini infatti, sono state individuate in Campania e a Reggio Calabria.
Le indagini sono state avviate nell’ottobre del 2016, dopo l’arresto di un giovane di San Benedetto Ullano colto in flagranza di reato e trovato in possesso di 21 grammi di cocaina, un bilancino e 11mila euro in contanti. Nell’ambito delle stesse, spicca l’arresto di un autotrasportatore di farmaci di Torano Castello il quale, svolgeva il ruolo di corriere della marijuana che veniva presa nel reggino e portata in Campania. L’uomo nascondeva gli stupefacenti nell’intercapedine del furgone e venne fermato con 5 chili di marijuana. Altri arresti eseguiti nel corso delle indagini hanno riguardato un giovane bisignanese, trovato con 41 grammi di cocaina e 265 grammi di marijuana, una cosentina che aveva 56 grammi di hashish e 17 di marijuana e un 32enne cosentino trovato in possesso di 354 di marijuana e 5 di hashish.
Una piantagione scoperta a Rose
Alcuni indagati, per aumentare gli introiti, avevano individuato un terreno in una località rurale di Rose circondato da una folta vegetazione e pertanto di difficile individuazione, per realizzare una coltivazione di marijuana. Dopo aver ordinato i semi on line ed aver atteso che germogliassero nell’appartamento di uno degli indagati, attraverso un dispositivo organizzato di staffetta, veniva curato il trasporto presso il terreno e tutte le operazioni necessarie alla completa maturazione delle piante. Uno degli indagati è stato arrestato mentre era intento ad irrigare la coltivazione.
Due donne sfruttate per la prostituzione
Per quanto riguarda lo sfruttamento della prostituzione, quattro persone sono accusate di aver obbligato due ragazze di nazionalità romena a prostituirsi, sfruttando la loro situazione di indigenza. Dei 4 soggetti, 3 sono destinatari di misura cautelare mentre un quarto è stato denunciato. Le donne risiedevano a Montalto Uffugo ma vista la maggiore richiesta ed il richiamo turistico sono state poi portate a Scalea. I quattro ‘offrivano’ supporto logistico e protezione alle due ragazze.
Si tratta di una rete criminale articolata nella quale gli indagati operano individualmente o in sottogruppi, ma non è stata contestata l’associazione a delinquere.
In carcere sono finiti:
– B. S., 56enne;
– D. C. R., 43enne;
– M. A., 53enne.
Agli arresti domiciliari:
– A. D., 45enne;
– C. G., 42enne;
– P. J., 41enne;
– M. F., 28enne;
– D. L., 32enne.
Obbligo di dimora:
– P. L., 27enne.