‘Rodda’, una delle parole che gli abitanti del centro storico usano ancora, ma quasi estinta in città, è il nome dato alla festa popolare che si svolgerà sabato 26 e domenica 27 settembre 2020
COSENZA – “Facimu Rodda”: dal dialetto cosentino, un cerchio di persone che fanno chiasso discutendo tra di loro animatamente. Ed è quello che hanno deciso di fare i promotori dell’iniziativa che vedrà protagonista la città Vecchia, sabato 26 e domenica 27 settembre prossimi. Due giorni di festa durante i quali le piazzette e i vicoli del centro storico si popoleranno di artisti di ogni genere, musica, stand di artigiani locali e di prelibatezze enogastronomiche. “Si tratta di un momento importante, di rievocazione storica allegra e divertente per la città di Cosenza” ha spiegato Silver Stellato uno degli organizzatori.
“Avremo anche la ” Terra di Piero”con uno spettacolo teatrale, – ha poi proseguito Stellato – molti attori cosentini che faranno delle performance teatrali nella piazzetta San Tommaso, che da poco è stata dedicata a “Totonno Chiappetta” e siamo orgogliosi anche di questo. L’idea ha entusiasmato tante associazioni, singoli cittadini del centro storico e anche diversi artisti. Stiamo ricevendo numerose adesioni e sarà un programma variegato, ricco di iniziative”.
Il programma prevede, tra le numerose iniziative, anche giochi popolari sia per grandi che piccini. “Vogliamo riprendere delle vecchie tradizioni – ha aggiunto Stellato – come il gioco della ‘Pignata’ e la corsa dei sacchi. Saranno due giorni dedicati al divertimento, ma anche alla cultura con mostre fotografiche sui luoghi del centro storico, sulla storia della Curva e degli Ultrà Cosenza, e non mancheranno seminari e discussioni sui problemi atavici del nostro centro storico”.
Per la domenica non poteva mancare una passeggiata storica: un nutrito gruppo di persone si muoveranno da piazza Valdesi fino a piazza Piccola, attraversando i vicoli, rievocando la pace di Donna Brettia, cioè l’evento storico sulla nascita di Cosenza. L’invito, infine, è rivolto a tutti i cittadini a partecipare, “perché – conclude Stellato – vorremmo coinvolgere tante più persone, in modo che possa diventare un appuntamento fisso della città: momento di unità per tutta Cosenza e per tutti coloro che amano a ricordare la nostra storia”.