La nota diramata dall’UGL territoriale di Cosenza è, secondo gli idonei delle graduatorie sanitarie calabresi “piena di inesattezze”
COSENZA – Con una nota, il gruppo “Idonei Graduatorie Sanitarie Calabresi 2.0” ribatte punto per punto all’UGL di Cosenza interviene in primis sul concorso revocato all’ASP di Cosenza da parte dell’allora commissario Zuccatelli che non era mai iniziato: “Il commissario ha usato i 32 posti messi a bando nel concorso revocato, utilizzando gli stessi posti ovvero 32 utilizzando il DCA 135 emanato dalla struttura commissariale il primo ottobre 2019. Visto che siamo in una regione commissariata, visto che siamo in piano di rientro, il commissario Zuccatelli ha pensato bene di fare scorrere la prima delle tre graduatorie presenti in regione per la figura di operatore socio sanitario”.
Le precisazioni degli idonei e del portavoce Simone Scandale ai microfoni di Rlb
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“Altra inesattezza – segnalano gli idonei – quella che dice che il concorso dell’Asp è bloccato in fase di preselezione: bugie su bugie. L’AO di Cosenza ha il concorso fermo in fase di preselezione e confidiamo in un gesto del commissario ad acta, Cotticelli, che per il fabbisogno dell’Azienda ospedaliera di Cosenza darà la via giusta da intraprendere ovvero bloccare ancora il concorso e fare scorrere le graduatorie vigenti”.
Infine, altro punto contestato “l’assunzione degli operatori socio sanitari (7 persone) dell’Asp di Catanzaro, informazioni sbagliata anzi sbagliatissima le 7 persone assunte sono state prese per “emergenza Covid”, in parte vanno a sostituire personale che ha lasciato l’azienda ospedaliera sia per un contratto a tempo indeterminato sia a tempo determinato presso altre aziende, e poi non esiste nessuna graduatoria Asp ma le assunzioni sono state fatte usando la graduatoria dell’Azienda ospedaliera dell’ospedale Pugliese”.
“Siamo stanchi noi idonei di subire queste cose e di leggere queste cavolate, vogliamo soltanto il rispetto della legalità e vediamo purtroppo da parte di chi dovrebbe aiutare i lavoratori fare tantissima confusione. Finché in Calabria ci saranno queste persone non si andrà mai avanti”.