I finanzieri di Cosenza e di San Giovanni in Fiore hanno individuato 10 persone che, pur risultando percettori di reddito di cittadinanza, lavoravano “in nero”
COSENZA – Non avevano alcun contratto di lavoro e di conseguenza alcuna copertura assicurativa, ma allo stesso tempo percepivano il beneficio del reddito di cittadinanza. In 10 sono stati scoperti dai finanzieri. Sei persone sono state sorprese mentre svolgevano lavori di ristrutturazione e rifacimento delle facciate esterne di alcune abitazioni, i cui cantieri, a Mendicino e San Giovanni in Fiore, sono risultati completamenti abusivi, in quanto sprovvisti delle necessarie autorizzazioni amministrative.
Altre 4 persone, anche in questo caso senza alcun contratto di assunzione, lavoravano all’interno di ristoranti e negozi di vendita al dettaglio di prodotti ortofrutticoli nei comuni di Cosenza e Rende. All’esito delle attività di controllo, i datori di lavoro non sono stati in grado di fornire, per nessun dipendente, la documentazione attestante la regolare assunzione.
La successiva consultazione delle banche dati in uso al Corpo, oltre a riscontrare l’assenza delle preventive comunicazioni agli enti preposti circa l’avvenuta instaurazione del rapporto di lavoro, ha consentito di verificare che tutti i 10 lavoratori in questione risultavano percettori del reddito di cittadinanza.
I datori di lavoro, avendo impiegato “in nero” soggetti percettori del reddito di cittadinanza, non potranno beneficiare dell’istituto della diffida alla regolarizzazione delle violazioni riscontrate; nei loro confronti è stata irrogata la cosiddetta maxi sanzione, maggiorata del 20% rispetto a quella applicabile nei casi di specie.
I lavoratori sono stati invece segnalati all’INPS per la revoca e la decadenza del beneficio di cui avevano fruito, per un importo complessivo superiore ad € 40.000, per la disattivazione della carta di pagamento elettronica, nonché per il recupero delle somme indebitamente percepite dall’ente erogatore. Sempre in tema di controlli in materia di lavoro, nel corso di altri specifici interventi, i Finanzieri hanno identificato ulteriori 2 operai “in nero”, i quali, seppur non percettori del citato beneficio economico, svolgevano le operazioni di smontaggio di un’attrazione panoramica installata nel centro cittadino di Cosenza.