Rifiuti, Morcavallo: “Rivestiamo la spazzatura di lustrini e mettiamola sulla ruota panoramica”

“Il sindaco continua a rimpallare le colpe della mancata raccolta dell’immondizia alla Regione e a Mario Oliverio, senza però riuscire a dialogarci”

 

COSENZA – “È di nuovo emergenza rifiuti in città. Emergenza ormai anche sanitaria, una città invasa da immondizia non raccolta vuol dire l’arrivo di topi, scarafaggi, aria irrespirabile con grave nocumento per la salute dei cittadini. In tutto questo la politica locale cosa fa? Accende alberi di Natale, monta ruote panoramiche, disquisisce intorno a complotti di palazzo atti a non favorire la candidatura del sindaco Occhiuto a Presidente della Regione, mentre continua a perdere pezzi sempre più importanti della sua maggioranza.” Queste le dichiarazioni di Enrico Morcavallo capogruppo Grande Cosenza.

“I dipendenti – continua Morcavallo – comunali hanno paura di non ricevere stipendi così come quelli di Ecologia Oggi Spa. Viviamo una continua e infinita campagna elettorale fatta di proclami e invettive senza costrutto alcuno. Il sindaco continua a rimpallare le colpe della mancata raccolta dell’immondizia alla Regione e a Mario Oliverio, attuale presidente, senza però riuscire a dialogarci, nel mentre i cittadini continuano a versare le loro tasse nelle casse del comune. La tassa sui rifiuti (TARI), che è una componente dell’imposta unica comunale (IUC), è il tributo destinato a finanziare i costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti ed è dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte suscettibili di produrre i rifiuti medesimi.

Per inciso in tutto questo l’attuale presidente della Regione, anche lui in campagna elettorale, non riesce a dialogare con il governo nazionale in carica, la domanda, quindi, sorge spontanea: come è possibile riuscire ad affrontare il problema delle discariche sature e soprattutto, magari, anche a risolverlo in questa situazione?

È normale che i cittadini, ormai esasperati, siano costretti ad azioni eclatanti come ad esempio riempire di immondizia Corso Mazzini e rivestire le statue del MAB di “munnizze”. Protesta riuscita visto che a quanto pare questa è l’unica zona dove la raccolta rifiuti procede spedita. Vero anche che se Cosenza piange, Rende non ride, viste le ultime polemiche e difficoltà rispetto all’ipotesi dell’ecodistretto nella zona d’oltre Campagnano. Questione di cui anche la nostra città dovrebbe tener conto.

Tra le forme di protesta alternative – conclude – mi viene in mente che potremmo rivestire le nostre buste di immondizia di pailettes e lustrini, fargli fare un bel giro sulla ruota panoramica, portale sul palco a fine anno, dare loro la cittadinanza onoraria di Cosenza, magari così qualcuno si accorge delle condizioni in cui versa la nostra città. La mia proposta è: un giro di giostra saltato a fronte di sacchetto di immondizia raccolto in più, potrebbe funzionare. Boutade a parte, non siamo al limite, lo abbiamo superato e da tempo. È ora di intervenire, magari con una luminaria in meno, ma strade pulite, libere da rifiuti (e buche, possibilmente)”.

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