In viaggio per prendere parte questo pomeriggio alle 15 alla manifestazione promossa dall’Associazione Verità per Denis, Donata Bergamini lancia un appello accorato dopo che il procuratore Facciolla ha riaperto il caso sulla morte del fratello
COSENZA – L’ha definita “l’ennesima fucilata” Donata Bergamini, che da trent’anni chiede giustizia per suo fratello, Donato Bergamini. Oggi pomeriggio davanti al tribunale di Cosenza, alle 15, ci sarà una manifestazione attraverso la quale si vuole far emergere tutta la preoccupazione sul futuro dell’inchiesta riaperta proprio dal Procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla, rispetto al suo trasferimento deciso dal CSM a Potenza. «Dopo 28 anni – spiega Donata Bergamini ai microfoni di RLB – il procuratore Facciolla su istanza del mio avvocato Fabio Anselmo, grazie alla riesumazione ha fatto parlare il corpo di Denis. La prima verità di cosa è successo e cosa è stato fatto a Denis è emersa. E’ una verità incancellabile, una morte indecente. E’ stato prima soffocato, poi adagiato sull’asfalto e sormontato parzialmente dal camion».
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“Una verità incancellabile”
«Eravamo soddisfatti in questi giorni, soprattutto nel periodo natalizio, ci aspettavamo la chiusura per vedere tutto l’operato sviluppato dalla Procura di Castrovillari. Ci è arrivata l’ennesima fucilata del trasferimento del procuratore Facciolla e siamo molto preoccupati. Non voglio entrare nel merito di questo trasferimento così veloce – spiega Donata – e che non ho capito. Forse ha lavorato troppo, forse se avesse scritto qualche libro e stava seduto su una sedia l’avremmo avuto fino alla fine. La mia preoccupazione grande, pur rispettando le decisioni che verranno in futuro, è ovviamente che la vicenda possa subire uno stop visto che Facciolla ha condotto tutta l’inchiesta, quindi chi meglio di lui potrebbe portare avanti il caso di Denis. Il mio appello è “lasciateci il Pm” perchè il lavoro che ha fatto è certosino, ha lavorato trent’anni, su carte vecchie, ha ascoltato tantissime persone. L’ho incontrato poche volte perchè comunque è una persona riservata ed è il procuratore che ho visto meno ma che ha fatto di più».
«Sarà una manifestazione breve – spiega Donata – ma questo è un regalo che chiedo io alla città di Cosenza ma non solo per Denis, per tutti. Partecipate».
L’associazione Verità per Denis “sabato protesta davanti il tribunale di Cosenza”