Debiti e malasanità nella Cosenza ‘corrotta’, cittadini uniti annunciano proteste

Previsti due presidi di protesta davanti Comune ed uffici Asp di via Alimena

 

COSENZA – Una città governata dalla corruzione. E’ questa l’immagine che i militanti dell’assemblea Stutamuli Tutti restituiscono di Cosenza. Questa mattina negli studi di Radio Ciroma hanno presentato le ragioni della mobilitazione che prevede, ad oggi, due presidi di protesta per contestare le scelte della politica in tema di finanza e sanità. Il 31 Ottobre saranno in presidio davanti gli uffici Asp di via Alimena per denunciare sprechi e malasanità. In occasione del prossimo Consiglio comunale durante il quale si discuterà di debiti e dissesto, invitano i cittadini a partecipare in massa alla protesta davanti Palazzo dei Bruzi. «L’assenza di opposizione consiliare – afferma l’attivista Simone Guglielmelli – ci ha portato anche a dovere attivare forme di dissenso dal basso per fare emergere il dramma in cui è piombata la città. Sul dissesto finanziario il sindaco Mario Occhiuto mente. Arriveranno tre commissari e se le classi medio/alte non percepiranno il cambiamento, le fasce più deboli che usufruiscono dei servizi sociali subiranno notevoli disagi».

 

 

DISSESTO FINANZIARIO E TAGLI

«Non è da escludere – spiega Guglielmelli dell’assemblea Stutamuli Tutti – che i commissari per ridurre la spesa applichino dei tagli verticali colpendo servizi ai disabili, centri diurni per anziani, mense, scuolabus, ludoteche e il lavoro delle cooperative di pulizie e manutenzione del verde. Ciò innescherà una crisi sociale. Mario Occhiuto da otto anni governa Cosenza, ma continua ad affermare di non avere alcuna responsabilità in merito al dissesto finanziario. Dall’altro lato c’è un centrosinistra che finge di farsi la guerra aizzando polemiche sulla stampa per poi accordarsi lontano da occhi indiscreti. Stupisce sentire chi sedeva prima al fianco del primo cittadino di Cosenza fino a pochi anni fa, come l’ex vicesindaco Katya Gentile, criticarne l’operato di cui, in fondo, è corresponsabile. O chi come Guccione appartiene al PD di Oliverio che sta affossando l’intero territorio regionale. In palio c’è il futuro della città che non è in vendita».

 

MALASANITA’

«La malasanità a Cosenza – dichiara Carmelo Sergio attivista dell’assemblea Stutamuli Tutti – è un problema cronico da ricondurre alla cattiva gestione della sanità pubblica. I vari Gentile, Morrone, Bruno Bossio, Adamo hanno utilizzato Asp ed ospedali per aumentare i propri bacini di voti e clientele come se fosse ‘cosa loro’ con finanziamenti, concessioni e nomine. Questo ha fatto da sponda alla privatizzazione di diversi settori della sanità che ha portato all’attuale sfacelo. La sanità della Regione Calabria è commissariata dal 2007. Il risultato odierno però è deludente: 2 miliardi di debiti maturati ed un disavanzo che si aggira sui 160 milioni di euro al 2018. A pagare sia in termini economici sia in termini di mancate prestazioni sono i cittadini. Pazienti a cui vengono negati i livelli di assistenza minimi, costretti a migrare fuori regione per curarsi spendendo oltre 300 milioni di euro. Costi che gravano sulle casse regionali.

 

 

Il Decreto Calabria ha peggiorato la situazione dando tutti i poteri al commissario. Una legge che rappresenta una spada di Damocle sulle teste dei calabresi. A distanza di sei mesi dalla sua entrata in vigore, con la conseguente decadenza di tutti i direttori generali di Asp ed Aziende Ospedaliere solo 3 su 7 sono stati nominati, mentre gli altri presidi restano ‘orfani’. Noi vogliamo ribaltare la logica ragioneristica con cui si vuole ora gestire la sanità calabrese paragonandola ad un’azienda qualsiasi. La conseguenza è che i due punti nascita di Cetraro e Soverato sono stati chiusi, mentre si paventa l’interruzione dei servizi di ben 7 Pronto Soccorso. Questo succede perché il parametro fissato dal Ministero della Salute è di 500 parti l’anno per i punti nascita e 54 ingressi al giorno per i Pronto Soccorso che dovrebbero ‘fatturare’ almeno 20mila ricoveri l’anno per restare aperti. Altrimenti vengono considerati inutili, dichiarati fallimentari e cessano le attività. Il tutto con bimbi, uomini e donne che muoiono in corsia e lavoratori privi di garanzie».

 

LA MOBILITAZIONE

Nei due presidi di protesta annunciati per i prossimi giorni gli attivisti di Stutamuli Tutti invitano i cittadini a prendere parola ed uscire dalla dimensione della contestazione da tastiera. L’assemblea Stutamuli Tutti è nata in occasione dell’arrivo dell’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini a Cosenza. Una manifestazione che ha visto scendere in piazza circa tremila persone chiarendo l’opposizione ferma della città alle politiche sovraniste della Lega. Energie che sono state radunate nel corso delle due assemblee popolari che si sono tenute nelle scorse settimane in cui tanti cittadini hanno illustrato le proprie proposte per salvare Cosenza. Una città, a loro dire, gestita da potentati, simbolo di un feudalesimo ancora vivo.

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