Gruppi di stranieri e viaggiatori provenienti da fuori regione affascinati dal centro storico, ma preoccupati per i palazzi pericolanti
COSENZA – Con l’arrivo dell’estate aumenta il numero di visitatori nella città di Cosenza. Turisti che popolano i vicoli del centro storico incantati dalle bellezze bruzie. Due austriaci partiti in vacanza da Vienna per soggiornare sulle coste calabre hanno deciso di inserire nel proprio itinerario di viaggio Cosenza. Si dicono piacevolmente sorpresi dopo aver conosciuto l’esistenza della città attraverso una guida turistica della Calabria scritta in tedesco. La definiscono una città molto interessante dove si mescolano modernità e archeologia. Un gruppo di veneti invece dopo aver sostato su Lungocrati e ascoltato dalla loro guida la storia del tesoro di Alarico non esista a definirsi incantato dal fascino cosentino. Appaiono però molto preoccupati per lo stato di abbandono in cui versano degli edifici palesemente a rischio crollo. “E’ davvero una bella città – afferma una signora – però ci sono troppi palazzi, messi molto male, che hanno bisogno di essere ristrutturati. Credo che sarebbe una cosa opportuna valorizzare questo centro storico partendo proprio dal loro recupero. Risalta lo stato di abbandono e la pericolosità delle stutture”.
A sintetizzare le suggestioni del gruppo di veneti che ha scelto di scoprire la Calabria con una serie di visite guidate è la tour leader che oggi, per la prima volta, ha visitato Cosenza. “E’ una città sospesa, sembra quasi disabitata. Ha le caratteristiche tipiche delle località del Sud, con questo silenzio tra i vicoli, di assenza, che fanno percepire come se vi fosse una sospensione del tempo e dello spazio. Bisogna intervenire come hanno fatto per Matera – afferma – che era prima considerata una vergogna nazionale e oggi una perla del turismo nostrano. Sarebbe opportuno chiedere dei contributi e investire sulla messa in sicurezza le emergenze architettoniche più urgenti”. Un auspicio che per i residenti è motivo di contestazione quotidiana soprattutto in vista del finanziamento da 90 milioni di euro che l’amministrazione comunale di Cosenza dovrà gestire per la riqualificazione del centro storico. Denaro attraverso il quale, ad ora, il sindaco Occhiuto sembrerebbe voglia investire per realizzare il museo virtuale di Alarico nell’ex Hotel Jolly e l’ovovia che trasportebbe i visitatori fino al Castello Svevo.