Cosenza, ex bocciodromo: Fiertler assolto con formula piena

La struttura utilizzata come aula bunker nei maxi processi era stata affidata dal comune all’associazione di Fiertler per un progetto di guida sicura

 

COSENZA – Il processo dell’ex bocciodromo in via degli Stadi a carico di Giacomo Fiertler accusato d’abuso d’ufficio e falso ideologico, per presunte irregolarità nell’affidamento della struttura all’associazione Cosenza Guida Sicura, usata come aula bunker nei maxiprocessi, si è concluso oggi con una piena assoluzione ‘perché il fatto non sussiste’. Gli inquirenti nelle presunte autorizzazioni e delibere a favore dell’associazione presieduta da Fiertler, ex marito di Katya Gentile (all’epoca dei fatti vicesindaco del Comune di Cosenza) avrebbero riscontrato anomalie nell’affidamento dell’area, sul canone di locazione e nei permessi a intervenire sulla zona per la manutenzione e pulizia. L’imputato è difeso dagli avvocati Maurizio Nuccio ed Eugenio Naccarato. Oggi prima della chiusura del dibattimento è stato escusso l’imputato. Il pubblico ministero Visconti, al termine della requisitoria durata circa un’ora ha chiesto la condanna ad un anno di carcere. La difesa ha argomentato la discussione chiarendo la posizione dell’imputato chiedendone la piena assoluzione. Argomentazioni accolte dal collegio giudicante che ha assolto con formula piena l’imputato per non avere commesso il fatto

 

FIERTLER RIPERCORRE LA VICENDA

Giacomo Fiertler con molta calma e sicurezza delle proprie affermazioni ha tenuto a sottoporsi all’esame e a chiarire quasiasi dubbio sulla vicenda fermo restando che a tutt’oggi si sente parte lesa. «Il 12 giugno 2014 davanti al pubblico ministero Assumma ho reso l’interrogatorio abbastanza particolareggiato: confermo quello che dichiarai all’epoca. È stato fortemente voluto da me. Mi recavo negli uffici puntualmente a chiedere di essere interrogato.

Presentai il progetto di scuola di guida sicura: io faccio questo per mestiere da sempre da quando sono nato non è una roba che mi sono inventato perché dovessi prendermi l’ex aula bunker e prima facessi il macellaio. Questa è la mia professione ed è riconosciuta in tutto il mondo. Mentre c’erano le elezioni del 2011 vidi per la prima volta Mario Occhiuto. Io conoscevo Roberto Occhiuto per fatti di gioventù. Non era nella mia comitiva ma avevamo amici in comune. Parlo dei miei 14 – 15 anni. Mario occhiuto non sapevo come fosse fatto fisicamente. Durante la campagna elettorale si presentò in una manifestazione di guida sicura con il gruppo Audi. C’era un corso gratuito per l’università della Calabria; facemmo oltre 400 corsi in una settimana: erano presenti corsisti, genitori e parenti.  E lui venne con delle persone, girava per fare voti e si presentò da me cordialmente. Giacomo bella iniziativa, adesso dobbiamo forzare nell’ultimo periodo per le elezioni. Ho detto ragazzi vi presento il nuovo sindaco di Cosenza, anche se ancora dovevano esserci le votazioni.

Chiaramente per il lavoro che faccio è un ascendente forte su queste persone. Io non so se lo hanno votato tutti e mille o 500 o 2500 ma Mario Occhiuto diviene sindaco di Cosenza, dopo l’aprile 2012 mi reco da Occhiuto perché avevo tenuto più colloqui con Rfi per proporre un progetto da realizzare sulla guida sicura. Feci due riunioni e mi dissero che per loro era vantaggioso perché il sito era in disuso e si poteva rivalutare l’area saccheggiata e abbandonata. L’ingegnere addirittura mi disse che avevano dei magazzini fittati a negozi che avevano anche lasciato. Per cui se fa questa attività magari si risveglia l’interesse della zona. E nel secondo incontro a Reggio Calabria nella sede regionale mi dissero che per velocizzare le pratiche c’era bisogno di un patrocinio di un ente pubblico. Ho pensato ad Occhiuto anche se non lo conoscevo. Quando gli ho chiesto il patrocinio lui mi ha detto di no e mi ha mostrato un progetto di 70 milioni di euro che stava presentando. Mi affidò nelle mani dei suoi tecnici e funzionari del comune per trovare una soluzione e da qui ha inizio la vicenda ex bocciodromo

LA VICENDA DELL’EX BOCCIODROMO

I suoi tecnici mi segnalarono un problema atavico che aveva il comune di Cosenza dell’ex aula bunker : non avevano i soldi per rifarlo nè potevano presentare progetti. Il privato non riusciva a far fronte alle spese. Il sindaco mi ha manifestato una sua benevolenza a che io realizzassi il progetto verso il bocciodromo. Prima di parlare con il sindaco contattai la mia ex moglie ma perchè io non avevo rapporti con Occhiuto. Le ho chiesto solo di domandare se gli interessasse il progetto e nell’eventualità di parlarne, ma riferito ad Rfi e non al bocciodromo. Lui mise a disposizione i tecnici per fare il sopralluogo ma gli dissi che eravamo andati ma non si vedeva nulla; ho cercato di andare lì con delle ditte ma le situazioni erano talmente difficili anche per entrare, per visionare che le ditte stesse non riuscivano a fare un preventivo. Si doveva bonificare l’area.

“Tra luglio e ottobre del 2012 ho avuto incontri anche con altri rappresentanti del comune tra cui l’assessore Vigna, Potestio capo gabinetto, architetto Cucunato nella qualità di dirigente de settore ufficio tecnico comunale e la stessa Katia Gentile. Ho incontrato Cucunato per la prima volta perchè gli ho presentato la richiesta di bonifica dell’area perchè non sapevamo da dove partire. Richiesta presentata a titolo completamente gratuito per il Comune che non è stato contrario alla bonifica dell’area.

Per il progetto di guida sicura i miei referenti al comune di Cosenza erano Cucunato, Gentile e il sindaco Occhiuto; erano quelli con cui avevo contatti. Occhiuto mi mando da Cucunato e Scorpiniti, le figure addette a portare a termine questa procedura amministrativa.

STIPULA DEL CONTRATTO DI LOCAZIONE

Gennaio 2013 inizio i lavori sul sito dell’ex bocciodromo. Ci lavoravano sette ditte per un importo di un milione e duecento mila euro. questa cifra risultava da tutti i preventivi e bolle fatte, i contratti firmati con le ditte che hanno eseguito i lavori nonchè dal computo metrico redatto dall’architetto di fiducia. Per registrare il contratto di locazione il 4 febbraio 2013, all’agenzia delle entrate, dovetti allertare i carabinieri. Nel contratto di locazione era previsto un canone stabiliti dall’ufficio patrimonio del Comune di Cosenza e che andava a scomputo sui lavori da me effettuati proprio perchè questa era la vera forza dell’accordo: ristrutturare l’edificio che non poteva essere salvaguardata dall’amministrazione comunale perchè sprovvista di fondi economici. Facendo questo progetto l’avrebbe rimesso a nuovo.

Canone di locazione oltre 21 mila euro più 450 euro per l’area esterna dell’immobile del tiro a segno nazionale da scomputare con i lavori effettuati. All’inizio avevo coinvolto sette ditte. Le ditte mi hanno anche mosso azioni legali per il recupero dei soldi. Oggi stanno avendo pazienza e mi stanno aspettando dopo tutto quello che mi ha travolto, ma appena successo il problema che mi bloccavano i lavori ognuno si è preoccupato di muovermi azioni legali. ” Preciso che questi lavori sono stati svolti dalle ditte da me chiamate concedendomi credito con il patto che avrei saldato entro l’anno successivo, con i proventi del progetto e i finanziamenti dei partners. Fu una trattazione verbale. L’associazione non è a scopo di lucro; io non posso dichiarare un milione di euro ma se l’associazione opera in un fabbricato in cui si fanno dei lavori si deve anche auto sostenere, non deve lucrare, guadagnare».

«Quindi era una impresa a saldo zero – commenta la pubblica accusa – tutti i proventi del progetto erano destinati alle spese , non c’era guadagno per lei o per gli altri componenti l’associazione». «I partenrs – riprende a parlare Fiertler – se fanno una donazione non viene divisa tra gli associati. Da tutta questa impresa io non avrei guadagnato nulla. Fare questa attività era il mio obiettivo per portare il segno tangibile di questa mia professionalità nella mia terra ed aprire questa opportunità ai cittadini di Cosenza e della Calabria che contrariamente vedo limitate a poche persone di nicchia. E’ una ttività sociale senza alcun guadagno»

 

LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE DELL’IMMOBILE E FATTURAZIONE

Le fatture sono riuscite a fermarle quasi tutte altrimenti ci sarebbe stato il problema dell’Iva. Ho avuto discussioni con persone che conosco anche da 20 anni perchè hanno rischiato di fallire per colpa di quello che mi è accaduto; figuriamoci se avessero avuto debiti anche con l’erario sarebbero falliti sicuro. Sono riuscito a tamponare con i fornitori perchè ho spiegato a loro e loro lo hanno fatto con i fornitori. Le ditte che mi hanno eseguito i lavori al Bocciodrono non mi hanno mai rilasciato fattura per questi motivi. Le fatture eravamo rimasti d’accordo che sarebbero state prodotte a fine lavori. Il progetto è stato bloccato in corso d’opera.

Noi abbiamo un contratto del 31 gennaio del 2013. Entro in possesso dell’area e il sequestro preventivo avviene da parte della Procura della Repubblica a febbraio del 2016 dopo tre richieste. Da giugno 2013 da quando ho subito un agguato a mano armata da due persone, non ho mai avuto la disponibilità serena dell’area perchè ho ricevuto molti fastidi a cui ho fatto seguire delle denunce. Sono stato il custode dei lavori fatti che ancora dovevo pagare e dei macchinari che erano all’interno del bocciodromo. In questi tre anni ho pagato il canone di locazione in anticipo per via dei lavori fatti. C’è una Ctu che afferma che i lavori li ho fatti. Una mattina insieme agli operai sono entrati due vigili urbani in borghese che hanno detto “uscite fuori perchè qui dentro non può entrare nessuno”. Dopo 12 giorni di lavoro tutti dovevamo uscire perchè a detta dei vigili urbani “il sindaco aveva detto che non potevano entrare mezzi per la bitumazione. Nell’area potevano entrare solo quelli del Comune”. Io ho fatto una denuncia anche perchè ho le telecamere nell’area

Le ditte alla fine della vicenda, quando io ero nelle condizioni di rendere operativo il progetto mi sarei fatto fare le fatture ma le ditte avrebbero emesso le fatture se non mi avessero bloccato dal computer. Se l’attività fosse stata operativa senza nessun blocco le ditte avrebbero emesso fattura ed io avrei pagato. Sul punto sono state fatte due Ctu che hanno individuato lo scomputo sulla base dei contratti firmati e dei lavori già effettuati. lo scomputo del canone di locazione presso il comune sta avvenendo sulla base del computo metrico estimativo redatto dal mio architetto di fiducia. Non c’è dubbio che i lavori sono stati fatti ed io li sto scontando.

PERQUISIZIONE E RITROVAMENTO BOZZE DELIBERE

I 7 maggio del 2014 la polizia giudiziaria effettua una perquisizione all’interno della sua abitazione  – Afferma il pm Visconti – dove vengono trovati una serie di bozze e minute di atti comunali e determine, diffide, delibere, solo con il gruppo firme ma senza essere firmate, molte senza neanche la data e poi alla fine si trovano anche questa bozza di delibera avente ad oggetto la revoca del provvedimento. Ci sono anche due copie scritte a mano sulle determine a contrarre del 18 gennaio 2013». «Non c’è una spiegazione per tutti i documenti – risponde Fiertler – ma se vuole le dico la provenienza di ognuno. Le delibere si scaricano da interne tranquillamente senza firme. Apriamo le delibere anche quelle fatte oggi e vedrà che non sono firmate; come non lo è la delibera 101. La bozza di questa delibera 101. C’era una trattativa con il Comune che mi chiedeva per il tramite dei miei avvocati di ritirare e denunce che avrebbero trovato un accordo. ci siamo recati insieme all’avvocato al comune di Cosenza nella stanza di Manna che all’epoca era assessore alle strutture, alla presenza dell’avvocato Sconza.

In una delibera ho scritto io a penna alcuni cambiamenti dicendo che non andava bene così come era stata redatta. Segue un’altra bozza di cessione locazione di questo immobile nè datata e nè sottoscritte. rispetto a queste due determine una mi è stata consegnata da Scorpiniti. Quel giorno che avevano finalmente stabilito quale fosse il canone di locazione andai dall’architetto Cucunato che mi disse che il geometra Scorpiniti mi ha consegnato. Deve avere anche lui la determina. Vai giù da Scorpiniti (erano già iniziate le denunce e cercavano di mantenermi calmo) io non sapevo chi fosse fino a quel giorno. Gli dissi che Cucunato mi aveva mandato da lui che aveva effettuato tutto l’iter. Mi rispose che gli avevano inviato la determina e dovevano fare degli spostamenti perchè aveva pressioni dal primo piano ed aveva dovuto cambiare alcune cifre.

Le cifre cambiate erano del canone che a me non è sembrato esoso ma di più. Il bocciodromo nuovo fatto dal comune di Pavia costato 19 milioni di euro paga 9 mila euro al mese e ha sei bar e tre ristorante. Io il bocciodromo di Cosenza che si sa come era combinato pago 21.792 mila euro  e c’è stato qualcuno che si è permesso di dire che sono anche troppo pochi. Il bocciodromo è un palazzetto non un opificio industriale. Io ho depositato al pm Assumma 1300 fotografie . Sulla determina che mi diede Scorpiniti appuntai alcune notizie che mi disse lui a voce tra cui l’aumento. Però io lasciavo correre perchè tanto con la mole di investimento che c’era non era la mille euro che faceva la differenza. volevo evitare a tutti i costi attacchi».

Il pubblico ministero mostra tutte le bozze di provvedimenti e  determine rinvenute all’interno dell’appartamento per le quali Fiertler ha dato una spiegazione del perchè ne fosse in possesso.  «C’è una bozza di comunicazione al dirigente decimo di struttura avvocato Rosselli dell’esecuzione del provvedimento di sgombero che mi ha consegnato l’architetto Cucunato per giustificarsi. Schema di diffida e vari atti tra cui deliberazione di giunta 115/2012 senza sottoscrizione nonchè la proposta di deliberazione della Giunta che mi venivano dati da Cucunato, Vigna, Scorpiniti

Sullo scomputo del canone di locazione che avveniva sul computo metrico estimativa veniva attestato dal mio computo metrico estimativo che sono tutti i lavori effettuati: dal marciapiede, al muro, al tetto, alle pavimentazioni, all’impianto idrico ed elettrico. Lavori che ha accettato il comune quando ho presentato il progetto. Il comune ne prese atto ancora prima di approvare il contratto. Il canone era annuale. Lo pagavo con i lavori che ho fatto. Ma non avevo un documento che attestava il pagamento del canone di locazione. Il fitto è stato pagato 25 anni anticipato. Sono venuti a controllare se io avessi fatto i lavori, ma non c’era nessuna carta scritta in cui si leggesse che i lavori venivano scomputati.

Il primo lavoro in assoluto dopo essere entrati con gli escavatori è stato sbloccare 400 metri di fogna del comune di Cosenza e non del Bocciodromo a mie spese perchè in quel punto c’è un tombino della fogna comunale dove si riversava una serie di roba da anni. La condotta che passava dal bocciodromo al tiro a segni si riversava dentro la struttura venendo su dai bagni ed altro. Nel contratto di locazione  c’è scritto chiaramente che avrei dovuto rispettare i lavori per come riportato nel computo metrico. Se la struttura è stata bonificata con i lavori fatti è un dato di fatto e fa parte anche del Ctu della procura e alla fine per fare entrare in funzione la struttura alcuni tecnici comunali sono venuti più per curiosità ma nessuno ha detto hai fatto 100 mila ecc ecc. Non aspettavo soldi pubblici, quindi a saldo.

Il pagamento era previsto una tantum per 25 anni. Annualmente o non io nel merito dei conti del comune di Cosenza non potevo entrare. da parte del Comune non c’è mai stata contestazione sul punto. Non venivano ad effettuare visite ed ispezioni di controllo ai fini dello scomputo del canone di locazione. Non c’è alcuna attestazione da parte del Comune: se quelli del comune lo hanno fatto a mia insaputa non lo so. Che siano venuti lì a controllare no, sono venuti a vedere per curiosità. Non erano previste verifiche sul computo. Io l’ho rispettato.

 

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