Crocco e “La terra di Piero” tornano in teatro con Conzativicci: ed è subito sold out

Ancora un sold out per Conzativicci al Rendano a Cosenza, ma arriva un altro “tutto esaurito” in meno di quattro ore dall’inizio della prevendita di una nuova creatura di Crocco: “Andùra” mentre si attende l’omaggio a Faber con “Bocche di Rosa”

 

COSENZA – Quando scende in campo “La Terra di Piero” è come dare vita ad uno Tsunami incontenibile di solidarietà. Una gara a chi arriva prima per dire “c’ero anch’io a fare del bene”. I cosentini hanno un cuore grande ed è la frase che sovente ripete Sergio Crocco quando parla dei suoi concittadini. E se gli domandi perchè, ti risponde “perchè la Terra di Piero è un sorriso”.

 

 

Ed ha ragione! Quando si pronuncia “La Terra di Piero” la gente sorride in automatico, come quando inserisci un gettone nel jukebox per ascoltare la canzone del cuore. In molti rispondono “ne ho sentito parlare, non conosco Crocco di persona e La Terra di Piero, ma fanno cose belle e vorrei conoscerli, vorrei aiutare anche io”. Che sia una nuova epidemia? ….Sarebbe bellissima, sana e portatrice di bene. La missione di Sergio Crocco e della Terra di Piero è portare il sorriso dove c’è bisogno. Ci sono volti e mani di tanti che abbracciano la Terra di Piero e lavorano nell’umiltà, nel silenzio, dietro le quinte e per il bene del prossimo, a cui bisogna dire grazie”

CONZATIVICCI – CHIOVANU SORDI SPICCI

Nel frattempo, di nuovo, ci sono le iniziative della Terra di Piero e, in fatto di teatro le ultime nate di “casa” Crocco, il poeta giardiniere, che ancora una volta, a scatola chiusa, registrano il sold out. Senza neanche troppa pubblicità …o forse proprio niente, il prossimo 16 febbraio al teatro Rendano torna di scena la 34esima replica di “Conzativicci – chiovano sordi spicci” con i suoi 800 biglietti finiti in pochissimo tempo. Ancora una volta fa da padrona la commedia in lingua dialettale del sorriso, della risata, dei cosentini che, in ogni replica, anzi dal debutto alla 34esima replica, si sono sempre riconosciuti.

 

Lo spettacolo promosso dal Club Rotary della provincia di Cosenza, torna in teatro eccezionalmente e per due cause giuste: il progetto in Tanzania e quello contro la diffusione, purtroppo ancora attuale, della Poliomielite. Sarà un Conzativicci speciale, molto rinnovato nei contenuti. Quasi un’altra commedia rispetto a quella a cui siamo stati abituati a vedere. Scrive Crocco in un post su Facebook il 29 gennaio scorso: “A 18 giorni dallo spettacolo CONZATIVICCI AL RENDANO possiamo annunciarvi che SIAMO SOLD OUT. Biglietti completamente esauriti. Trentaquattresima replica e per la trentaquattresima volta di fila diamo sempre lo stesso annuncio: biglietti esauriti. E’ un affetto travolgente, GRAZIE!!!”

ANDURA

Ma ancora più spettacolare è stata la prevendita della nuova opera teatrale di Crocco, “Andùra”. A quattro ore dalla pubblicazione del post sulla pagina Facebook, i 180 biglietti sono andati via come “acqua fresca”. A scatola chiusa il cosentino premia la fantasia e genialità di “Canaletta” con un sold out meritato. Ma questa volta, interrogato il poeta giardiniere sulla nuova opera, risponde che “ha scritto una cosa seria, che riguarda la disabilità”. Ed è vero: è una commedia ricca di sorprese perchè piena di significato, che affronta un argomento attuale, parte integrante della società. Una commedia che non tira fuori il problema della disabilità come l’incapacità della persona di espletare autonomamente le attività del quotidiano; al contrario porta a riflettere sull’incapacità mentale delle persone a guardare oltre la sedia a rotelle, a guardare oltre il limite che il disabile stesso non vede più perchè quel limite è divenuto un punto di forza. scava nella mente e nell’anima con una estrema leggerezza che siamo certi disarmerà il pubblico.

 

Ma di questa commedia Crocco ha promesso alla stampa di scrivere “un capitolo a parte” per spiegare “l’altra faccia di Crocco”, che sa andare oltre “il pallone” (la sua passione per i lupi), oltre le risate (i suoi indovinelli, barzellette e commedie “strappa lacrime” a suon di risate), per raccontare la vita, l’inclusione e l’integrazione sociale, la normalità del mondo anche su una carrozzina. Nonostante il tutto esaurito per il debutto dell’opera, si pensa già ad una seconda data perchè le richieste sono davvero tante

BOCCHE DI ROSA

Ma le sorprese non finiscono qui. Perchè Canaletta in un colpo solo rende omaggio a Fabrizio De André (in occasione del ventesimo anniversario della sua morte) e alla figura della donna, con uno spettacolo scritto e diretto insieme a Simona Micieli, con la collaborazione straordinaria di Afredo Franchini e interpretato dai Cumededè e Coram Populo. Le donne cantate da Faber al teatro dell’Acquario il prossimo 18 Aprile. Uno spettacolo diverso dal solito; un incontro tra musica e teatro. Ancora non è stata fissata la data per la prevendita per cui tutti a tenere d’occhio la pagina Facebook di Sergio Crocco.

 

TANZANIA: MAMMA AFRICA CHIAMA

 

https://www.facebook.com/andreapirri/videos/10156479107599819/

Il parco giochi costruito in Tanzania ad Iringa

 

Naturalmente se vecchie e nuove opere teatrali si aggirano per i teatri cosentini e dell’hinterland significa che l’Africa è alle porte. Il prossimo 18 aprile si ritorna nella terra “nera” a costruire ciò che manca per alleviare qualche sofferenza e dare un futuro a bambini nati in posti meravigliosi ma complicati. “Se avessimo il 10% della capacità che hanno i bambini africani di godersi appieno il poco che hanno – scrive Sergio Crocco – saremmo tutti molto più sereni. E forse anche felici”.

Di sicuro l’esperienza in Africa con “La Terra di Piero” cambia il modo di vivere di chiunque decide di affrontare il viaggio. Questa volta l’associazione si fermerà nelle città di Dar es Salaam, Morogoro, Dodoma ed Iringa e nei villaggi di Schamaela, Tosamaganga e Matebete (quest’ultimo è un villaggio Masai). In particolare il primo obiettivo è rendere “vivibile” il lebbrosario di Schamaela. Scrive Sergio Crocco sulla sua bacheca: “Il mio obiettivo consiste nella raccolta di 2000 euro per sostenere la ristrutturazione del Lebbrosario di Skamahela a 50km da Manyoni in Tanzania e ad un’ora di viaggio dalla capitale Dodoma (vedi le foto, l’ultima scattata durante la missione di giugno 2018). In questo villaggio (si trova nel centro esatto della Tanzania) il governo ha raccolto i malati di lebbra di tutta la zona con le loro famiglie, le condizioni di vita sono terribili e i malati sono costretti a vivere in condizioni igieniche estremamente precarie.

 

 

L’associazione, compreso il sottoscritto, il 20 Aprile tornerà in quel posto e il tuo sostegno potrà essere determinante per loro. Al momento i malati di lebbra ricoverati sono 61, tra i quali 5 bambini. Vogliamo dare loro una stanza dignitosa dove poter passare i loro giorni già segnati da una sofferenza che io ho visto ma non riesco a raccontare. In più conto che se riesco ad arrivare all’obiettivo dei 2000 euro riuscirò a fare arrivare la corrente statale. Se ce la dovessi fare sarebbe un vanto per tutta la mia vita”

 

I letti utilizzati all’interno del lebbrosario

 

Un ospite del lebbrosario

 

IL VIAGGIO IN AFRICA, LA COSTRUZIONE DI UNA SCUOLA

 

 

IL NUOVO DEFIBRILLATORE AL PARCO PIERO ROMEO, IL TESSERAMENTO, LA TERZA COMMEDIA, IL CANADA E I PARCHI PER I NONNI

“Dal Letame nascono i fiori”. E’ proprio il caso di abbracciare la poesia di De André con una frase della famosissima canzone “Via del Campo” per ricordare quanto un gesto ignobile, come quello del furto del defibrillatore al parco “Piero Romeo”, abbia dimostrato la solidarietà e l’amore forte e consolidato dei cosentini verso la Terra di Piero. Un grande gesto da parte dei cosentini  che senza pensarci due volte hanno “messo mano al portafoglio” per sostenere l’associazione “del fare, delle azioni concrete e vere”.

 

 

IL FURTO DEL DEFIBRILLATORE

Il 14 dicembre scorso apparve un post sulla pagina Facebook di Sergio Crocco che, in pochi secondi fu condiviso da centinaia di persone : “Hanno rubato il defibrillatore al Parco Piero Romeo. Serviva per la sicurezza dei bambini che giocano al Parco, dei loro genitori. Serviva anche per la salute di chi lo ha rubato. Non ci chiedete se ci sono le telecamere. Ci sono, ma in occasione degli ultimi danni fatti al parco avemmo risposta da chi poteva intervenire dopo sei mesi e fu un: non li conosciamo. Comincio a pensare davvero che questa città non abbia futuro.
Un pensiero per il gruppo Scintille che ce lo aveva donato con enorme generosità. Non ho più parole

 

 

Ci fu sdegno in città. Un gesto ignobile era stato compiuto ai danni del Parco Piero Romeo, il primo parco giochi inclusivo della Calabria e del mezzogiorno d’Italia in cui possono giocare anche i bambini affetti da disabilità. I commenti in risposta al post furono di resa e rabbia e sdegno e tristezza per tanta pochezza. Ma fu una questione di pochi minuti. Come un fiume in piena, i cosentini risposero all’atto vile con una sola frase: “Lo ricompriamo, scrivi un Iban per la donazione” “È il più bel sorriso di Cosenza, non mollate”

E così dopo un paio di ore, sulla stessa pagina Facebook del presidente della Terra di Piero apparve un altro post, questa volta di forza, di ringraziamento, di voglia di andare avanti più forti di prima perché Cosenza c’è, i cosentini abbracciano la Terra di Piero e non l’abbandonano: «Stamattina lo scoramento aveva preso il sopravvento. Ora invece sorridiamo. Sorridiamo in faccia alle bestioline che ci hanno rubato il defibrillatore al Parco Piero Romeo. Quelle bestioline che tenteranno di rivenderlo, ed insieme al defibrillatore venderanno la propria coscienza. Una coscienza di sterco macchiata già da 5 atti vandalici compiuti in quel posto che per i cosentini è magico.

Sorridiamo perchè tutta la giornata ci sono arrivati un fiume di messaggi di solidarietà e di offerte di aiuto a ricomprarne un altro. Lo compreremo con un GPS incorporato, e sarà il migliore in commercio. Perchè lo vogliono i cosentini veri. Oggi ho scritto che la nostra città non ha futuro. Mi rimangio tutto. NOI abbiamo un futuro roseo, la Terra di Piero ha un futuro grande, il Parco Piero Romeo ha un futuro bellissimo. Siete voi, ladri di speranza, a non avere futuro, perchè voi siete già morti. La Terra di Piero è un sorriso»

E in associazione ha fatto capolinea il nuovo defibrillatore che attende di essere montato non appena le condizioni meteo lo permetteranno. Tutto questo grazie ai cosentini che Sergio Crocco e la Terra di Piero tengono a ringraziare pubblicamente per il sostegno che non fanno mai mancare: “Cosenza è un sorriso che ladri e sciacalli non macchieranno mai. Ridiamo sicurezza ai bambini che frequentano il Parco.

MA LE SORPRESE NON FINISCONO…

«Vi annunciamo pure che dopo questa missione in Tanzania abbiamo intenzione di fermarci per qualche tempo con l’Africa per dare corpo al progetto I PARCHI DEI NONNI. Tre parchi (a Cosenza, Castrolibero e Rende) a misura di persone anziane con giochi ed attrazioni per loro concepiti. Una novità meravigliosa». Ma noi ci crediamo davvero che Crocco e La Terra di Piero fermeranno la loro opera in Africa? E’ più probabile che si sdoppieranno o si triplicheranno per portare a termine tutti i progetti. E voci di corridoio parlano di una terza commedia che è già scritta nella testa del poeta giardiniere e deve essere messo solo nero su bianco

 

 

Il 2019 dunque è l’anno del ritorno in scena della Terra di Piero. E a fine febbraio potrebbe esserci un’altra grande novità: la certezza di riuscire ad approdare anche in Canada, a Montreal e Toronto, nel mese di agosto, per portare in mini-tournée la commedia Conzativicci nella comunità cosentina e raccogliere i fondi per la costruzione dei parchi; parchi che, sembra, non essere contemplati in nessuna regione d’Italia. Uno solo è presente a Madrid, in Spagna. Un’altra sfida impossibile? Questo lo sapremo solo accompagnando la Terra di Piero in questa nuova avventura e soprattutto sostenendola.

Vi ricordiamo qualche appuntamento:

VENERDI 1 MARZO: MANIAMUNI A ROSE. Palestra Scuola Media di Rose

GIOVEDI 28 MARZO: ANDURA, (DEBUTTO) Teatro dell’Acquario (sold out)

GIOVEDI 18 APRILE: BOCCHE DI ROSA (DEBUTTO). Teatro dell’Acquario

Vista la corposa richiesta di partecipazione sono in arrivo le date delle repliche per ANDURA e BOCCHE DI ROSA che saranno rese note sempre sulla pagina Facebook della Terra di Piero e di Sergio Crocco

Non dimentichiamo poi di acquistare il dvd di CONZATIVICCI, FORAFFASCINU, TRE UOMINI E NA SEGGIA (l’esilarante spettacolo di Antonio Filippelli, Roberto Giacomantonio ed Eliseno Sposato Jr).

 

 

Il TESSERAMENTO, la base primaria delle attività. Non solo per il fattore economico (5 euro l’anno soci ordinari- 10 euro l’anno soci sostenitori) ma perchè misura sempre il grado di credibilità dell’ associazione. Il tesseramento per la Terra di Piero è un sostegno economico innegabile. I 5 euro annuali (10 per chi decide di farla da socio sostenitore) servono a dare corpo a idee e progetti che necessitano di spese a volte grandi e a volte piccole. Per chi non può recarsi in sede e per i tanti sostenitori che vivono lontano da Cosenza è possibile tesserarsi anche direttamente al sito web:
http://www.laterradipiero.it/come-aiutarci/diventa-socio.  Ricordiamo per chi vuole che potrà donare il 5×1000 con il seguente codice fiscale 98086940784. Tutte le informazioni le trovate sul sito La Terra di Piero e sulla pagina Facebook dell’associazione e del presidente Sergio Crocco

 

 

PROGETTI REALIZZATI E PORTATI A TERMINE IN ITALIA

La più grande opera realizzata dall’associazione, luglio 2016, 150 mila euro, il parco giochi Piero Romeo, il terzo parco inclusivo in Italia ma il più grande in tutta la penisola e il primo per il centro sud, con abbattimento totale delle barriere architettoniche, rampe di accesso, percorsi per bambini ipovedenti, altalene adatte ad ospitare le sedie a rotelle, percorsi tattili, orti sospesi e scivoli

I PROGETTI PORTATI A TERMINE IN AFRICA

Scuola di Isakalilo, nella Tanzania meridionale. Centinaia di bambini africani altrimenti senza futuro si formeranno in quell’aula. 

Giardino di Andrea Arcuri, dove abbiamo ripristinato 4 giochi ormai in disuso, all’interno dell’Orfanotrofio di Tosamaganga in cui possono giocare 80 bambini, 20 dei quali con AIDS conclamato

Dal giugno 2017 a giugno 2018 i bambini salvati grazie alle incubatrici sono 53. Da giugno scorso ad adesso 16 bambini nati prematuri non sono morti al punto nascite di Morogoro perchè ci sono in funzione due incubatrici donateci dall’Ospedale di Perugia

Parco Gianfranco Aloe e Parco Diego Pugliese, entrambi a Dodoma, la capitale amministrativa della Tanzania in cui giocano 74 bambini

Al centro Sambamba, ad Iringa, i bambini disabili abbracciano i giochi arrivati loro tramite il nostro container

Sessantaquattro bambini di Morogoro, ospiti della struttura “Bambini senza casa” possono mangiare la pizza, il pane, i dolci, grazie al forno portato da noi e donato dai genitori di Valeria Greco.

Tanzania Tra le ultime strutture realizzate nel 2018 vogliamo ricordare il primo parco giochi (e probabilmente l’unico in Africa) per bambini disabili in Tanzania, costruito all’esterno della scuola primaria di Ipogolo, che ospita due classi speciali di alunni disabili.

Repubblica centro Africanaè stato costruito un pozzo, una scuola infanzia a Paoua e a Bedaia funzionanti. Una casa famiglia a Bangui.

In Madagascar ha realizzato un container di 12 metri con viveri, medicinali, pannelli solari.
In un sobborgo di Antananarivo, Ambohitrimajaka è stato realizzato un edificio di tre piani con al primo piano una scuola; al secondo un refettorio; al terzo piano una scuola cucito con 18 macchine da cucito

 Il secondo container inviato agli orfanotrofi di  Kondoa, Darsalam, Irina; una parte del container è stato destinato all’ospedale di Migoli. Un aiuto economico al villaggio Masai per costruzione asilo Matebete.

 Gertrude, 15 anni di Morogoro, nella Tanzania meridionale. Colpita da spina bifida, una malattia della colonna vertebrale particolarmente grave. Geltrude abita in un orfanotrofio, in un posto dove non c’è asfalto, e dunque cammina sulla terra rossa aiutata da una sedia. Questo le ha portato, come se non bastasse la spina bifida, un’infezione che le sta maciullando il piede. Per portare Geltrude a Dar Es Salaam e ricostruirle il piede occorrevano mille euro che la Terra di Piero ha realizzato permettendole di curare il piede

 

 

 

 

 

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