La Fondazione regionale sarebbe stata utilizzata come un bancomat. Scoperti bonifici di oltre 186 mila euro tra viaggi, soggiorni e spese varie; oltre 161 mila euro per premi di produzione e consulenze di circa 70 mila euro per pagare debiti personali
CATANZARO – Richiesta di rinvio a giudizio con l’accusa di peculato per Domenico Barile in qualità di presidente della Fondazione Field, Lucio Marrello in qualità di direttore amministrativo, Attilio Sarcone, Roberto Ferrari, Raffaele Manfredi, Sergio De Marco, Onofrio Magarò, Alfio Pisani, nei confronti della fondazione Field Regione Calabria. Per loro l’udienza preliminare in camera di Consiglio, presso il Tribunale di Catanzaro, è fissata per il prossimo 26 marzo.
I fatti contestati ricadono negli anni 2011 e 2012. Secondo l’accusa il presidente Barile e il direttore amministrativo Marrello e gli altri sei indagati (De Marzo, Pisani, Manfredi e Magarò rispettivamente direttore affari finanziari, direttore affari generali, direttore relazioni istituzionali, direttore tecnico pt) Sarcone e Ferrari consulenti esterni, ognuno con un ruolo specifico ( avrebbero utilizzato i soldi della fondazione regionale – organismo in House della regione Calabria a totale ed esclusivo capitale Regionale per pagare vecchi debiti e spese varie tra cui viaggi, soggiorni, fiori e piante, consulenze, carburante, ristoranti e alberghi per una cifra complessiva di circa 187 mila euro; premi di produzione per oltre 160 mila euro e debiti personali con consulenze esterne per quasi 70 mila euro
Barile e Marrello poi, sempre secondo l’accusa, in concorso materiale e morale tra loro, avrebbero intrattenuto rapporti personali e di lavoro con Sarcone e Ferrari (quali extraneus che concorrono moralmente – “istigatori, determinatori e comunque beneficiari ultimi dell’illecita condotta) professionisti esterni alla Fondazione regionale i quali si appropriavano al fine di profitto, senza una giusta causa, rispettivamente delle somme di 18.500 e 42 mila euro.
Sia Sarcone che Ferrari avrebbero avuto rapporti personali, estranei a quelli istituzionali, con Barile che secondo l’accusa avrebbe saldato alcuni debiti personali più in particolare legate al pagamento di lavori che il ferrari aveva effettuato presso alberghi di proprietà del Barile provvedendo alla stipula di due contratti di lavoro a progetto.
Spese da capogiro con i soldi della Regione Calabria, questo è quanto emerge dall’inchiesta: 14 mila euro per biglietti aerei e ferroviari; 53 mila euro per soggiorni in hotel da prenotazioni effettuate presso agenzie viaggi; 7 mila euro per seminari, volantinaggio e trasporto ttrezzature; 17 mila euro per conferenze stampe e affissioni manifesti; 3 mila euro per riprese convegni; quasi mille euro per il servizio hostess; 3 mila euro per installazione video citofono; 80 euro per una corona di lutto; 386 euro per addobbi fiori misti; oltre 9 mila euro per due consulenze; quasi 47 mila euro in carburante e 26 mila euro in ristoranti tra Cosenza – Rende e Catanzaro; quasi 12 mila euro per spese di albergo tra Rende, Foggia, Gasperina (CZ), Roma e Milano.
Barile in qualità di presidente Field e Marrello in quella di direttore amministrativo avrebbero effettuato dal conto corrente Fiel due bonifici uno di 40 mila euro a favore di Barile e l’altro di 28 mila euro a favore di Marrello a titolo di premio di produzione per l’anno 2012, 24 giorni prima della seduta del Nucleo di Valutazione nel corso della quale l’organismo si limitava a prendere atto, sulla base di quanto dichiarato dagli stessi interessati, del raggiungimento degli obiettivi senza prevedere alcuna liquidazione. Sempre il Barile attribuiva al Marrello per gli anni 2011 – 2012 una indennità pari a 100 mila euro (50 mila euro per anno) senza che tale indennità fosse prevista nel regolamento interno della Field-
Infine gli otto indagati nell’anno 2011 hanno provveduto ad effettuare dal conto corrente Field bonifici bancari di quasi 38 mila euro a favore di Barile e di quasi 25 mila euro per ogni indagato per una somma complessiva di quasi 162 mila euro a titolo di premio di produzione nonostante tale voce non sia menzionata nel regolamento interno della Fondazione Field
Nel 2017 Barile sempre in qualità di presidente della Field, accusato di avere sottratto alle casse della Field 500 mila euro scelse di patteggiare una condanna a 4 anni, mentre Marrello, accusato di concorso in peculato, fu condannato a 3 anni e 6 mesi. A dare vita alle indagini la denuncia alla Procura del revisore dei conti che aveva scoperto l’ammanco. Quest’ultimo aveva informato anche gli organi regionali che avevano provveduto alla sospensione di Barile
Nel collegio difensivo gli avvocati Roberto Le Pera, Giancarlo Pittelli, Vincenzo Adamo, Franco Sammarco, Angela De Marco, Antonio Boderone, Giuseppe Magarò, Fausto Salerno, Maria Teresa Magarò, Tiziana Barillaro, Vincenzo ioppoli