COSENZA – L’anello mancante. Filippo Meduri, destinatario di un provvedimento di cutodia cautelare, sfuggito alla cattura nell’ambito nell’operazione antidroga “Bosco 2”, s’è costituito, presentandosi spontaneamente in questura.
Il giovane, accompagnato dagli avvocati Marcello Manna e Gaetano Morrone, suoi legali di fiducia, ha spiegato di essere sfuggito all’arresto non per fuga, ma perchè era fuori città per esigenze familiari. Con il suo arresto, si chiude il cerchio sulle dodici persone che, secondo i detective della Narcotici della questura bruzia, diretti dal commissario capo Antonio Miglietta e dalla procura della Repubblica di Cosenza, gestivano ua fitta rete di spaccio di droga in città. Tutti gli arrestati, domani mattina, compariranno davanti al gip per l’interrogatorio di garanzia.