COSENZA – Il LunAnera, a seguito del primo simposio anarchico tenutosi nel mese di aprile, intende approfondire e integrare alcuni aspetti emersi dalla discussione precedente.
Attualmente, molte realtà territoriali portano avanti lotte, fino a qualche anno fa inedite, che vedono in prima fila non militanti di professione, bensì gente che fino a poco tempo fa mai si sarebbe sognata di attuare forme di protesta eclatanti, di scendere nelle piazze, nelle strade. Il desiderio, soprattutto, di difendere la terra, non la nazione; di difendere il proprio futuro e non il sovrano; di riscoprire l’appartenenza a una comunità e non a un Comune, ha dimostrato che è possibile attuare forme nuove di lotta che, spesso, fanno ricorso a pratiche decisionali orizzontali e assembleari, rifiutando la delega e le vecchie forme partitico-sindacali di lotta.
Molti comitati di base hanno fatto sì che pratiche essenzialmente libertarie fossero applicate poiché ritenute valide all’agire quotidiano, spontaneamente e mantenendosi immuni dalla politica istituzionale, dalla strumentalizzazione e dall’appiattimento su posizioni uniche. Consapevoli, però, che tali pratiche vivono molto spesso di alti e bassi, di facili frustrazioni o esaltazioni, la volontà è quella di porre un accento su alcune esperienze storiche, attuali ed anche locali in cui la pratica di base antistatale e antistituzionale ha trovato spazio e agibilità. Il secondo simposio sarà pertanto incentrato sul tema del Municipalismo di base e all’autogestione dei territori.