Riunito il Comitato Provinciale Ordine e Sicurezza Pubblica in prefettura. Presenti i commissari straordinari dei comuni di Mandatoriccio e Cariati per approfondire le attività amministrative
COSENZA – Operazione “Stige”, si è costituito nella tarda mattinata il latitante Moncif Blaich, 26 anni originario di Rimini ma residente a Tarsia, nella giornata di oggi presso la compagnia dei carabinieri di Cosenza. E’ stato il suo legale di fiducia l’avvocato Gianluca Acciardi ad accompagnare l’indagato direttamente presso il comando stazione di Cosenza Nord, dal luogotenente Francesco Parisi. Blaich dovrà rispondere, in concorso con altri dieci indagati, “dei reati di truffa, falso, riciclaggio, furto di auto di grossa cilindrata. (del tipo audi, Bmw, ecc). Nello specifico le auto, mediante un collaudato sistema illecito, venivano noleggiate in Germania, successivamente immatricolate in Bulgaria, reimmatricolati a seguito di nuovo trasferimento in Italia e qui compravendute ad ignari acquirenti i quali, dopo l’acquisto ne subivano il furto, sì da far guadagnare ai sodali il prezzo della compravendita ai danni delle ignare persone offese. Le autovetture infatti, a seguito dei furti, reso agevole dal sistema di localizzazione applicato al veicolo, che consentiva di rintracciarlo e rubarlo, venivano nuovamente dotate di targa tedesca e riconsegnate alla società di noleggio tedesca“. In particolare il 26enne “gestiva presso un’agenzia automobilistica le pratiche di immatricolazione in Italia dei veicoli con targa bulgara attivandosi per predisporre la documentazione italiana ad essi relativa e per procurare le targhe necessarie”
Al centro dell’inchiesta, le attività criminali della cosca Farao-Marincola, una delle più potenti della Calabria con ramificazioni anche nel Nord e Centro Italia (in particolare Emilia Romagna, Veneto, Lazio, Lombardia) e in Germania. Le indagini hanno documentato l’infiltrazione mafiosa in diversi settori economici e imprenditoriali, sia in Italia che all’estero, circostanza che ha consentito alla cosca di strutturarsi come una vera a propria ‘holding criminale’ capace di gestire affari per milioni di euro. Il clan poteva contare su una vera e propria holding criminale, ramificata che garantiva affari per milioni e milioni di euro. Tra gli amministratori finiti nel mirino della legge l’ex vicesindaco di San Giovanni in Fiore Giovambattista Benincasa. quello di Mandatoriccio (Cs) Angelo Donnici (eletto con una lista civica) ed il suo vice Filippo Mazza.
E proprio sulla scorta degli ultimi fatti, si è tenuta nella giornata di oggi, presso la Prefettura di Cosenza una riunione del Comitato Provinciale Ordine e Sicurezza Pubblica nella quale, a seguito dell’ordinanza adottata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, è stata esaminata la situazione relativa ai comuni di questa provincia legati all’operazione “Stige”. Alla riunione, presieduta dal Prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, oltre ai vertici delle Forze dell’Ordine hanno partecipato il Commissario Straordinario del Comune di Mandatoriccio ed il Commissario Prefettizio del Comune di Cariati. Il provvedimento giudiziario adottato dalla DDA ha interessato alcuni ex amministratori, pubblici ufficiali ed imprenditori dei Comuni di Mandatoriccio, Cariati, San Giovanni in Fiore e Colosimi. Il citato Comitato dopo aver approfonditamente esaminato le posizioni dei soggetti coinvolti, come risultante dall’ordinanza della DDA, ha assunto, anche alla luce del concorde orientamento espresso al riguardo dagli Organi commissariali, iniziative volte ad approfondimenti dell’attività amministrativa dei comuni interessati.