Il Parco Piero Romeo è un esempio da seguire e tutti i Comuni della Calabria potrebbero accedere ad un fondo per creare o adeguare strutture per bambini diversamente abili nei loro territori.
COSENZA – In Calabria le strutture inclusive per i bambini sono assenti fatta eccezione a Cosenza dove sorge il Parco Piero Romeo, un parco realizzato grazie all’Associazione La Terra di Piero e alla generosità e al grande cuore dei cosentini. Un’altra struttura è in costruzione a Luzzi, ma ad opera, anche in tal caso, di un’associazione la “Giancarlo D’Andrea”. Ed ora la IV Commissione regionale potrebbe istituire un fondo per realizzare altre strutture simili in Calabria per i bambini diversamente abili. Domani infatti, si discuterà di una proposta di legge del consigliere Franco Sergio per l’Istituzione del fondo per parchi gioco inclusivi.
Una notizia accolta con entusiasmo da Sergio Crocco, presidente dell’Associazione intitolata a Piero Romeo, che nel suo intervento ai microfoni di Rlb Radioattiva, ha sottolineato: “Il Parco è al momento il più grande d’Italia, ma noi speriamo sempre che un giorno possa diventare il più piccolo per vedere la creazione di luoghi e spazi sempre più grandi per tutti i bambini, normodotati o diversamente abili”
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In Calabria a parte la città di Cosenza che ospita il primo parco giochi inclusivo, mancano aree destinate a gioco per i bambini, strutture e attrezzature che possano essere utilizzate agevolmente anche dai bambini disabili. E allora parte la proposta di istituire un fondo regionale a fondo perduto che eroghi ai comuni interessati contributi per la realizzazione di parchi gioco appositi, oppure per il completamento o l’adeguamento di quelli esistenti, mediante l’inserimento di attrezzature idonee o l’adattamento di quelle esistenti, per consentire momenti di svago e socializzazione anche ai bambini disabili.
“Il progetto di legge – è scritto – mira all’istituzione di un fondo regionale a fondo perduto pari a euro 60.000,00 che eroghi ai comuni contributi per la realizzazione di parchi gioco appositi o il completamento o l’adeguamento di quelli esistenti, mediante l’inserimento di attrezzature idonee o l’adattamento di quelle esistenti, per consentire momenti di svago e socializzazione anche ai bambini disabili”.
“Sono contento e sono orgoglioso del Parco, della Terra di Piero e di chi ha dato una mano per la realizzazione del Parco. Finalmente arriva lo spirito di emulazione – ha detto Crocco – che noi speravamo. Tutti hanno diritto al gioco e i bambini devono poter avere rispettati quelli che io ritengo i loro diritti fondamentali: il nutrimento, l’istruzione e il gioco. Il Parco accoglie tutti i bambini senza mettere nessuna barriera, nè fisica nè ideologica. Sarebbe un peccato infatti, che in altre città come Crotone, Catanzaro, Reggio… non esista la possibilità per far giocare insieme tutti i bambini”.