Giovani donne conquistano l’imprenditoria cosentina gestendo un’azienda su quattro

Hanno meno di trentacinque anni e contribuiscono a creare occupazione e far crescere l’economia del territorio.


COSENZA – In provincia di Cosenza cresce il numero delle imprese al femminile. Un quarto delle aziende cosentine, infatti, è condotto da donne, molte under 35. É quanto emerge dal Rapporto provinciale realizzato dalla Camera di Commercio di Cosenza, uno strumento tecnico che fotografa l’economia del territorio ed esalta i risultati raggiunti dalle imprenditrici della provincia. Nella graduatoria nazionale delle imprese femminili la Calabria si pone al decimo posto, quarta nell’area Sud e isole, dopo Campania, Sicilia e Puglia, con la provincia di Cosenza che mostra tutta la sua capacità di impresa al femminile grazie a dati che superano le medie regionali e nazionali. Il documento, prodotto dagli uffici dell’Ente camerale, è stato illustrato nel corso di una conferenza cui hanno preso parte il presidente, Klaus Algieri, e il Segretario generale della Camera, Erminia Giorno.

 

Il Rapporto, é stato affermato nel corso della presentazione, mette in mostra alcuni dati molto interessanti: le imprese guidate da donne under 35 sono circa il 25%. Inoltre, delle 15.756 imprese rosa, sono 2.482 quelle capitanate da giovani imprenditrici, una quota pari al 15,75%, molto più alta della media nazionale (che si attesta al 12,77%). Su 43.068 imprese femminili presenti in Calabria, 15.756 sono le attività “in rosa” della provincia di Cosenza (ovvero, il 36,6% del totale), che rappresentano il 23% dell’intera imprenditoria locale. Tra queste, più della metà (53%) operano nel commercio e in agricoltura, registrando una significativa inversione di marcia anche in settori generalmente a vocazione maschile, come quello delle costruzioni, dove la percentuale delle imprenditrici cosentine risulta essere leggermente superiore al dato nazionale. Lo studio della Camera di Commercio di Cosenza mostra, inoltre, come i settori con una buona presenza femminile siano quelle che riguardano le attività di servizi (8,97% alloggio e ristorazione; 7,87% altre attività di servizi), mentre quelli meno frequentati dalle donne sono le costruzioni (una percentuale del 4,72%, leggermente superiore alla quota rosa nazionale pari al 3,99%) e il manifatturiero (5,52%).

 

Dall’analisi della complessità delle forme giuridiche si evince che in provincia il 17% delle imprese femminili sono rappresentate da società di capitale (contro il 20% della media nazionale) e che la ditta individuale è la forma più presente (con una quota pari al 72% contro il 64% della media nazionale), mentre le società di persone sono l’8% del totale (13% la media nazionale). In provincia, il 18,85% dei 145.417 addetti lavora per imprese femminili (27.417), il 5% in più rispetto al dato nazionale (13,61%). In provincia di Cosenza le imprese femminili sono capitanate per lo più da imprenditrici italiane. Le straniere, invece, provenienti da 61 diversi Paesi, sono meno numerose rispetto alla media nazionale. In provincia, delle 15.756 imprese femminili, solo 1.295 sono straniere (l’8,2% contro il 10,09% della media nazionale), delle quali il 39,3% Comunitarie e il 60,7% extra Ue. Un dato da sottolineare é che ben il 65% di tutte le imprese femminili straniere sono di donne nate in soli 5 Paesi, mentre il restante 35% è spalmato sulle rimanenti 56 nazionalità. I Paesi più rappresentati sono il Marocco (187 imprese femminili) e la Germania (186), cui seguono la Cina (110 imprese femminili) e la Svizzera (107). Importante anche la presenza di imprese di donne nate in Romania (89).

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