Continuano i programmati monitoraggi strumentali di Anas sul viadotto ‘Cannavino’. Nelle notti tra il 24, 25 e 26 novembre infatti, sono previste limitazioni al traffico lungo un tratto della strada statale 107 “Silana Crotonese”, in provincia di Cosenza.
COSENZA – Anas continua a ‘monitorare‘ il cosiddetto ponte di Celico e chiude al transito il viadotto, per consentire le attività in piena sicurezza, dalle ore 23.00 del 24 novembre fino alle ore 5.00 del 25 novembre e dalle ore 23.00 del 25 novembre fino alle ore 5.00 del 26 novembre 2016. L’interruzione al transito veicolare riguarderà il tratto della Statale 107 Silana Crotonese, tra i km 41,300 (ricadente nel comune di Rovito) e 43,130 (ricadente nel comune Celico), nonché la chiusura della rampa dello svincolo di Celico in direzione Cosenza e la chiusura della rampa dello svincolo di Rovito in direzione Crotone.
I veicoli provenienti da Cosenza e diretti a Celico e a Crotone dovranno prendere l’uscita obbligatoria dalla statale 107 al km 34,200 (svincolo di Cosenza) in direzione Casole Bruzio e Spezzano Piccolo con innesto sulla statale 107 al km 45,450. I veicoli provenienti da Crotone, dalla statale 107 e quelli locali provenienti da Celico e Spezzano della Sila e diretti a Cosenza dovranno prendere l’uscita obbligatoria dalla statale 107 al km 45,450 con prosieguo in direzione Spezzano Piccolo, Casole Bruzio, Cosenza. Il personale Anas che stazionerà in prossimità delle interruzioni, sospenderà le operazioni di monitoraggio per garantire il passaggio dei mezzi di soccorso.
Giovedì incontro in Prefettura sul ponte di Celico
Una nuova chiusura dunque, e nuove attività di monitoraggio di un ponte che, per l’Anas è ‘sotto controllo’, ma che continua a destare preoccupazione per chi invece, lo percorre. La situazione del ponte di Celico per molti, non è affatto rassicurante e nei giorni scorsi, sulla ‘famosa’ relazione del professor Monaco del Politecnico di Bari, sbandierata dall’ente proprietario della strada come ‘il verbo’ che ne attesta la sicurezza al cento per cento, era intervenuto il responsabile della Protezione civile regionale Carlo Tansi, poco convinto dei risultati della relazione. Per questo motivo aveva chiesto un incontro al Prefetto di Cosenza al fine di poter valutare la possibilità di istituire un tavolo tecnico per verificare l’effettiva solidità del ponte “deformato”. Tavolo che è stato convocato per giovedì prossimo.
Intanto Carlo Tansi, ai microfoni di Rlb Radioattiva, ha sottolineato un altro aspetto che riguarda non solo la necessità di verificare la condizione del calcestruzzo ‘usurato’ negli anni sui viadotti ma anche di monitorare anche i terreni sui quali insistono queste opere.
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Un cedimento del terreno infatti, è altamente pericoloso anche alla luce del cedimento di un intero costone di collina sull’A3 Salerno Reggio Calabria qualche anno fa e, negli anni ’70 per quanto concerne il Cannavino. L’appello di Tansi è “ognuno deve mostrare responsabilità”. Quel che è certo è che il viadotto Emoli 1, è in condizioni fatiscenti e pericolose non solo per l’avvallamento del manto stradale e lo ‘Stupino’ sull’A3, si trova in una zona ad alto rischio idrogeologico.