Cosenza, più entrate nelle casse comunali e un piccolo tesoretto accantonato. Approvato il bilancio consuntivo
La minoranza è uscita dall'aula al momento della votazione del consiglio comunale che ha approvato anche le tariffe Tari 2025. Il dirigente De Rito «non abbiamo ancora raggiunto tutti gli obiettivi, ma ci stiamo arrivando. Quello che ci rende fieri del bilancio consuntivo sono gli accantonamenti volontari per circa 4 milioni di euro»
COSENZA – Il Consiglio comunale di Cosenza ha approvato il rendiconto di gestione 2024 con 18 voti favorevoli (17 consiglieri comunali più il Sindaco Franz Caruso), mentre la minoranza, al momento del voto, ha abbandonato l’aula. Il civico consesso ha approvato anche gli altri punti all’ordine del giorno. L‘integrazione del Piano delle alienazioni e valorizzazioni, già approvato dal Consiglio comunale a dicembre del 2024, ha passato l’esame dell’aula con votazione unanime. Via libera anche alla conferma del Piano Economico e Finanziario TARI per il periodo 2024-2025, approvando anche le tariffe TARI 2025. Infine, ok alla variazione d’urgenza al bilancio di previsione finanziario 2025/2027 approvata con deliberazione di Giunta Comunale n. 49 del 13 marzo 2025. Nel caso del PEF Tari e dell’approvazione delle tariffe 2025, il consigliere di Fratelli d’Italia Giuseppe d’Ippolito aveva richiesto un rinvio della votazione che, però, una volta messa ai voti dal Presidente Mazzuca, è stata respinta dalla maggioranza, nonostante i 4 voti a favore della minoranza.
La relazione sul rendiconto di gestione 2024 è stata affidata al dirigente del Settore Bilancio e Programmazione finanziaria Marco De Rito. «Come accaduto con il bilancio di previsione 2025/2027, anche il secondo adempimento di programmazione, il consuntivo 2024, – ha sottolineato De Rito – viene approvato dal Comune di Cosenza entro i termini di legge, tenuto conto che per l’approvazione dei consuntivi comunali la data di scadenza per l’approvazione è fissata al 30 aprile. Una circostanza questa – ha chiarito Marco De Rito – che, come il bilancio di previsione, non si era mai verificata prima nel Comune di Cosenza”.
Il dirigente è passato a snocciolare le cifre afferenti il consuntivo. ” Nei numeri il consuntivo registra pagamenti effettuati nel corso del 2024 per 233 milioni di euro e riscossioni effettuate, sempre nel 2024, per 232 milioni di euro. Abbiamo conservato residui attivi per 440 milioni di euro e residui passivi per 220 milioni di euro. Abbiamo attivato, inoltre, un fondo pluriennale vincolato di parte corrente per 11 milioni e mezzo di euro e attivato un fondo pluriennale vincolato in conto capitale per 95 milioni, per un risultato di amministrazione di 116 milioni”. De Rito ha dato poi conto del rispetto, da parte del rendiconto di gestione, di due obiettivi in particolare, il primo dei quali “afferisce al fatto che il Comune di Cosenza versa in una situazione precaria di bilancio, sia perché nel 2019 ha dichiarato il dissesto e quindi dal 2020 è in atto un risanamento, essendo ancora presente l’Organismo straordinario di liquidazione, sia perché, dopo il dissesto, il Comune ha avuto altre difficoltà finanziarie e ha proposto un piano di riequilibrio che è stato rigettato dal Ministero, dopodiché si è avuta la notifica del decreto ministeriale che ha accolto il piano di rientro dell’Ente, ex art.268 comma 2, con la conseguenza che il Comune è tenuto a rispettare le indicazioni ministeriali previste dallo stesso piano di rientro ventennale”.
“Il risultato atteso indica ciò che il Comune deve man mano, negli anni, recuperare: mediamente sono circa due milioni di euro all’anno. In più ci sono delle azioni alle quali il Ministero ha inteso vincolarci e che si riferiscono a una parte amministrativa e ad una contabile. Il Comune nel 2024 è stato monitorato per la prima volta ed è stato indicato dai revisori dei conti come Ente in linea. Non abbiamo ancora raggiunto tutti gli obiettivi, ma ci stiamo arrivando. Con riferimento al risultato atteso, è stato dato atto che il Comune di Cosenza ha recuperato il disavanzo annuale e questo obiettivo è stato raggiunto grazie ad un risultato di amministrazione che vede l’obiettivo che era di meno 35 milioni 959. 243,47 e che il Comune di Cosenza è riuscito a chiudere a meno 35 milioni 847.118,78. Questo ci dice che noi abbiamo fondamentalmente migliorato il risultato atteso per 112 mila 124,69 euro. Siamo stati in definitiva più bravi rispetto al risultato atteso. Quello che ci rende fieri del bilancio consuntivo – ha aggiunto De Rito – risiede nella parte accantonata del risultato di amministrazione. Mentre per la parte destinata agli investimenti e la parte vincolata siamo di fronte a dei vincoli di legge che il 118 del 2011, il nuovo decreto della contabilità finanziaria degli enti pubblici, ci impone di rispettare, nella parte accantonata abbiamo una discrezionalità dell’Ente nella quale abbiamo inserito 87 milioni 696 mila euro”. Il dirigente De Rito è poi entrato nel dettaglio delle somme accantonate.
“La possibilità che ha dato l’Ente è stata quella di riuscire ad operare degli accantonamenti volontari per circa 4 milioni di euro, così suddivisi: abbiamo inteso attivare un Fondo salvaguardia equilibri di bilancio che, alla fine del 2023 era di 100 mila euro e che quest’anno è stato portato a circa 3 milioni di euro. Accantonare queste somme significa rendere l’Ente più forte. Nel momento in cui il Comune dovesse incorrere in qualsiasi difficoltà finanziaria può disporre di un tesoretto di tre milioni che può essere appunto utilizzato, mettendo l’Ente al riparo da qualsiasi problematica finanziaria. Sempre in quest’ottica – ha sottolineato ancora Marco De Rito – il Comune ha inteso attivare due Fondi di legge, ma che danno la possibilità di trovarsi pronti negli adeguamenti dei salari dei dipendenti: un Fondo arretrati contrattuali per il personale del comparto, per circa 350 mila euro (l’anno scorso era zero) e un Fondo arretrati contrattuali per la dirigenza, di circa 235 mila euro (l’anno scorso era 88 mila euro), con un incremento rispetto allo scorso anno di circa 150 mila euro. Istituiti, inoltre, un Fondo passività potenziali che passa da 500 mila euro a 600 mila euro; un Fondo debiti fuori bilancio per circa 570 mila euro. In più, il Fondo rischi da sopravvenienze passive per il Piano di Riequilibrio art. 268 Tuel. Il 268, oltre al raggiungimento dell’obiettivo del recupero annuale dei 2 milioni, ci obbliga ad accantonare 3 milioni e 400 mila euro”.
“Questo ci fa capire che fondamentalmente abbiamo raggiunto un grande risultato perché la somma di queste voci ammontano a circa 8 milioni e 250 mila euro che ci danno la possibilità di mettere un tesoretto da parte per le possibili negatività contabili dell’Ente”.