COSENZA – Nella giornata di ieri abbiamo raccontato la “disavventura” di Anna al Cup di Cosenza umiliata e offesa per 30 euro. Dopo il nostro articolo la donna è stata contattata telefonicamente dal primario del reparto di pediatria dell’Annunziata, il dottor Domenico Sperlì. “Mi ha chiamato ieri sera fissandomi l’appuntamento per la mattina seguente: ‘signora c’è stato un malinteso, l’aspetto domani“. Detto fatto. Stamane, ore 10 in punto, Anna e suo figlio erano in reparto. Ad attenderli il primario.
“Mi è stato detto che quella visita non l’avrei dovuta pagare, a prescindere dalla mia esenzione – spiega Anna -. Sperlì mi ha confermato che per quel genere di visite lui non prende assolutamente nulla e che si è trattato di uno spiacevole malinteso”. Anna è stata rimborsata dell’intera somma spesa (102 euro).
“Mio figlio sta bene”
Oggi, la nostra amica, ha una voce diversa, un animo più sereno soprattutto dopo aver scoperto che suo figlio gode di ottima salute. Per telefono continua a tessere le lodi del Dottor Sperlì “umano, gentile e professionale. Il mio bambino – ci racconta Anna – ha sempre avuto timore degli ospedali e dei medici ma il primario è stato ironico, l’ha visitato scrupolosamente distraendolo con giochi e, cosa non da poco per una mamma, l’ha fatto ridere. E’ davvero una bravissima persona”.
Insomma, tutto è bene quel che finisce bene: “ma il ‘tizio’ del Cup?” chiediamo ad Anna. “Sicuramente saranno presi dei provvedimenti per il dipendente. Mi sono sentita profondamente umiliata, sono stata aggredita verbalmente e trattata come una pezzente perché percepisco il reddito di cittadinanza come se fosse una vergogna“.
Maria dove sei?
Il cruccio ora di Anna è quello di ritrovare la signora Maria. “Mi aiutate a trovarla? Vorrei restituirle i soldi che mi ha prestato e continuare a ringraziarla. In quell’occasione è stata il mio angelo. Una donna – dice la nostra amica – umile e generosa che non ha chiesto nulla in cambio se non aiutarmi. Da tutta questa disavventura resta il suo bellissimo ed inaspettato gesto di umanità. Per lei non c’è nome più azzeccato: Maria come la Madonna“.