Cosenza, il nuovo Pronto Soccorso disegnato da De Salazar: «ci prendiamo responsabilità»

Il progetto di De Salazar per il Pronto soccorso di Cosenza: nuovi posti letto, spazi rivisti, e regole d'accesso per pazienti e familiari

COSENZA – Il nuovo commissario dell’azienda ospedaliera di Cosenza, Vitaliano De Salazar, ha illustrato stamattina il nuovo programma di rilancio dell’Annunziata e in primis del Pronto Soccorso. Una premessa importante quella del commissario che spiega «in questi 40 giorni ho studiato, analizzato, approfondito e ho tracciato una strada. Ho iniziato dal Pronto soccorso che è l’emergenza più forte dell’Annunziata, passando poi per tutti gli altri aspetti ospedalieri. Il mio compito è quello di mettere in sicurezza l’ospedale sotto ogni profilo e soprattutto di mettere in condizione i professionisti, che sono tanti ed eccellenti, di lavorare al meglio».

«Una riorganizzazione condivisa – ha spiegato De Salazar – e se qualcosa non funzionerà le responsabilità saranno chiare. Le condizioni di questo ospedale dopo il Covid 2019, 2020, il lockdown ha portato un blocco generale, non solo per la Calabria che anzi, ha retto anche bene. Dopo però, nel secondo semestre 2022 si è stentato a riprendere l’efficienza. Il dato che abbiamo, e l’obiettivo che ci poniamo, è riportare l’Annunziata a quel livello di cure che c’era prima del 2019 e poi ovviamente di migliorare».

Pronto Soccorso, ulteriori 60 posti letto

«Il primo giorno che sono arrivato sono andato subito al Pronto soccorso e ho visto che, quello che mi è stato raccontato, purtroppo era vero. Abbiamo lavorato per riorganizzarlo in termini di risorse, spazi, percorsi medici e posti letto». Nei vari reparti che afferiscono al Pronto Soccorso dell’Annunziata, ai 23 posti già disponibili sono stati aggiunti ulteriori 60 posti letto per arrivare ad 83.  Il primo obiettivo cruciale dunque, dal punto di vista strutturale è stato raggiunto, ed il commissario ha ribadito che dopo aver riefficientato la struttura ospedaliera, sta ora agli operatori, medici ed infermieri intraprendere questo nuovo percorso, con professionalità.

L’Holding Area

«Abbiamo creato nuovi spazi, attivato l’OBI (osservazione breve intensiva) con 11 posti, e anche una “holding area”, con 10 posti, dove vengono collocati i pazienti ai quali si attribuisce un codice colore al triage di bassa o media intensità. Ancora 12 nuovi posti in area ex Covid, 15 in in più in caso di sovraffollamento di Medicina e Chirurgia e 12 al reparto di Medicina di urgenza».

Il Triage

«Abbiamo riorganizzato il triage che è un aspetto molto importante – spiega De Salazar – perchè è il primo momento di controllo del paziente e determina la gravità e quale cura bisogna dare. Qui, abbiamo notato un problema organizzativo e gestionale e stiamo puntando sulla formazione degli operatori e su come seguire protocolli e linee guida nazionali nel triage. Abbiamo inoltre provveduto ad un ricambio di infermieri nel pronto soccorso e reclutato medici».

«Riguardo agli spazi abbiamo trasferito l’Ematologia e a giorni anche l’Oncologia, al Mariano Santo che diventano centrali per l’innovazione tecnologica e per la terapia del dolore. Qui implementeremo la telemedicina che può essere usata per le cronicità, e così il Mariano Santo diventa un polo oncoematologico. Gli spazi recuperati, hanno contribuito ad aumentare i posti letto sia per il Ps che per i reparti, tra cui l’Urologia con un aumento degli 8 posti letto che consentono anche di abbattere le liste d’attesa».

Sale operatorie

«Oggi funzionano al 60% ed è un dato inaccettabile – dichiara il commissario. – Quindi sono previsti obiettivi stringenti per recuperare l’operatività e quindi la sopravvivenza e il miglioramento di questo ospedale».

Accoglienza pazienti e familiari

«Abbiamo pensato anche all’accoglienza. C’è già, una nuova sala dedicata ai pazienti in attesa del risultato post triage con 24 posti. Sono quei pazienti che attendono responsi. E ancora nuove regole d’accesso per dare ordine ai flussi. Anche questo punto è fondamentale. Quando sono entrato la prima volta nel Pronto soccorso – spiega De Salazar – non distinguevo il parente dal paziente e questo, non va bene. Quando un paziente arriva, la presa in carico è dell’ospedale ed è una regola di comportamento etico. Abbiamo per questo, acquistato un punto informativo dedicato ai familiari che sarà posto alla piazzola del pronto soccorso».

Il programma di rilancio del Pronto soccorso prevede ancora entro luglio l’inizio dei lavori di ristrutturazione grazie ai fondi del Pnrr, e il potenziamento della medicina di precisione grazie ai robot in collaborazione con l’Unical, che aumenterà la qualità e la quantità delle cure.

Ospedale “Amico”

Attivata anche una mail aiutaciamigliorare@aocs.it, per ottenere un feedback dell’efficacia del lavoro; una sorta di filo diretto con la direzione generale attraverso il quale gli utenti possono rivolgere suggerimenti, proposte e idee.

Procedure per il reclutamento

Sono 77 le assunzioni del mese di gennaio 2023, grazie alla riattivazine delle procedure di reclutamento. Di questi, 7 dirigenti medici e due dirigenti medici in quiescenza; 22 infermieri, 2 assistenti amministrativi, 32 operatori socio sanitari e 12 assistenti tecnici. Si darà, è stato precisato, completa esecuzione al Piano delle assunzioni approvato con DCA 153/2022 per arrivare ad un totale di 233 unità.

Tra gli interventi del nuovo piano di riorganizzazione, l’istituzione di un numero unico di  medicina territoriale che servirà eventualmente a indirizzare al Pronto Soccorso in caso di necessità.

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