MONTALTO UFFUGO – Bastonate e rivoltella. Lo accusavano di furto, perseguitandolo.
Due fratelli si sono resi autori di una serie di intimidazioni a carico di un loro dipendente che avrebbe denunciato la scomparsa del denaro dell’azienda a causa di una rapina subita a Castelsilano, nel crotonese la scorsa settimana. Una rapina a cui i suoi datori di lavoro non hanno mai creduto, ritenendo la vittima responsabile della sparizione del denaro. Da quel momento l’incubo: appostamenti, minacce, pestaggi. Nel corso della serata di ieri a Montalto Uffugo i militari del locale comando dei carabinieri hanno colto in flagranza di reato Francesco Caloiero, 35enne residente a Bisignano e suo fratello Caloiero Mariano denunciandoli in stato di libertà per lesioni personali ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni mediante l’uso della violenza. Su disposizione della Procura della Repubblica di Cosenza Francesco Caloiero è stato arrestato ed associato presso la casa circondariale di via Popilia in attesa di giudizio. L’arresto è scattato a seguito dell’accertamento da parte dei militari in appostamento presso l’abitazione della vittima delle minacce compiute ai suoi danni con l’utilizzo di una pistola marca Beretta calibro 9 con matricola abrasa contenente nel serbatoio 7 cartucce. La cifra che sarebbe andata perduta dal dipendente ammonta a 3.700 euro di cui i due fratelli pretendevano la restituzione. La vittima sarebbe stata aggredita dai due anche la sera precedente quando i Caloiero per indurre il loro dipendente a restituire il denaro andato perduto entro la giornata di ieri lo avrebbero ripetutamente colpito con un bastone costringendolo a cinque giorni di prognosi.