COSENZA – “Rimettere i distributori automatici d’acqua al pronto soccorso (0 nelle immediate vicinanze dello stesso). Può sembrare una stupidaggine ma non lo è”. E’ l’appello lanciato da un cittadino cosentino che scrive a quicosenza. A lui si accodano le tante segnalazioni giunte alla nostra redazione di persone che hanno necessità di una visita e, armandosi di pazienza aspettano il loro turno al pronto soccorso bruzio – o quello di un familiare da loro accompagnato – . Un’attesa che, in certi casi, si trasforma in un’odissea lunga ore o addirittura giorni.
“Chi si ritrova in pronto soccorso come malato – continua l’appello – non ha nemmeno la possibilità di bere un goccio d’acqua, ed i familiari che son fuori non possono nemmeno procurarla tempestivamente perché il primo bar o distributore è lontano quindi, chi è fuori, deve scegliere se lasciare il proprio caro in balia degli eventi oppure cercare un goccio d’acqua per dissetarlo”. L’appello è stato recapitato, tramite missiva, anche al governatore della Calabria Roberto Occhiuto, per renderlo partecipe del disagio che i cittadini, in particolare quelli che patiscono le attese infinite del pronto soccorso, compresi familiari e parenti, vivono quotidianamente.