Giornata contro violenza sulle donne. A Cosenza un Consiglio Comunale aperto e un corteo silenzioso

Due iniziative entrambe partecipate dove numerose sono state le testimonianze ed i messaggi di sensibilizzazione

COSENZA – Un Consiglio Comunale aperto ad associazioni e studenti ed un corteo silenzioso dei ragazzi e delle ragazze contro la violenza di genere promosso dalla Fondazione Roberta Lanzino. Sono le iniziative che hanno caratterizzato la giornata del 25 novembre contro la violenza delle donne a Cosenza. Due iniziative entrambe partecipate dove numerose sono state le testimonianze ed i messaggi di sensibilizzazione.

Il Sindaco Franz Caruso: “E’ stata scritta una pagina storica”

“Credo che oggi abbiamo scritto per la nostra città una pagina unica nella storia del Consiglio comunale di Cosenza. Dobbiamo fare in modo che ogni giorno sia unico e che la storia si possa scrivere tutti quanti insieme contro ogni forma di violenza”. Sono le parole conclusive dell’intervento del Sindaco Franz Caruso pronunciate al termine della seduta aperta del Consiglio comunale di Cosenza in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”. Una seduta proposta da tutte le donne, senza distinzioni di appartenenza, del consiglio comunale e prontamente sostenuta dal Presidente dell’assemblea di Palazzo dei Bruzi, Giuseppe Mazzuca e dallo stesso Sindaco Franz Caruso e condivisa pienamente dalle donne della giunta municipale. In apertura del Consiglio il Presidente dell’assemblea Mazzuca ha chiesto di osservare un minuto di raccoglimento per la scomparsa della madre del consigliere comunale del PSI, Antonio Golluscio, signora Clelia Pupa Dodaro venuta a mancare proprio oggi. A questo proposito il Sindaco Franz Caruso ha fatto pervenire al Consigliere Golluscio e alla sua famiglia i sentimenti del più profondo cordoglio, anche nome di tutta l’Amministrazione comunale. Un ringraziamento particolare è stato poi rivolto dal Presidente Mazzuca a tutte le autorità presenti, alle scuole e alle associazioni che hanno preso parte al Consiglio comunale. Presente anche una folta delegazione della componente femminile del primo reggimento Bersaglieri.

Nel prendere la parola al termine della seduta, il Sindaco Franz Caruso ha ringraziato l’avvocato Roberto Le Pera, Presidente della Camera Penale di Cosenza, per l’attenzione e la sensibilità che ha avuto nel partecipare alla seduta aperta del Consiglio comunale. “Lo dico – ha detto Franz Caruso – non per il rapporto di antica amicizia e per le parole che ha avuto nei miei confronti, ma lo dico perché le istituzioni possono sembrare anche luoghi freddi e asettici che però poi acquistano umanità e sensibilità grazie alle persone che le rappresentano. Noi, come avvocati,  apparteniamo ad una categoria che, purtroppo, costantemente, per fortuna non quotidianamente, si confronta con il tema di oggi che è la violenza contro le donne. Ma il saluto più sentito lo rivolgo ai giovani, a queste ragazze e ragazzi che oggi sono presenti e che non hanno voluto fare una vacanza a scuola, ma testimoniare con la loro presenza l’attenzione verso un tema che riguarda tutti quanti noi e che riguarda tutte le donne del mondo”.  Un grazie particolare il primo cittadino lo ha rivolto alle donne del consiglio comunale, della giunta e del nostro comune e al segretario generale “che – ha detto Franz Caruso – è la prima donna che ricopre questo ruolo nella nostra città. Non ho scelto il segretario generale in ragione dell’appartenenza di genere, ma l’ho scelta perché è una donna capace, volitiva, professionalmente attrezzata e una mamma speciale, ed è una persona che conosco da tanto tempo e che ho guardato sempre con grande ammirazione, come a tutte le donne che svolgono un ruolo nella società, che sia un ruolo nella famiglia, nella scuola, nelle istituzioni, nella professione e in ogni ambito della vita comune”. Il Sindaco Franz Caruso ha poi rivolto un ringraziamento particolare al Questore, dottor Michele Maria Spina, “perché ha dimostrato una sensibilità e una vicinanza, sia all’Amministrazione comunale che alla città, in quanto il camper che ha stazionato in Piazza dei Bruzi era destinato ad altra sede, però ha voluto che quel simbolo e quel segnale fosse oggi qui presente sotto la casa dei cittadini. Perché questa è la casa dei cittadino. Non è la casa del Sindaco, della giunta, dei consiglieri, ma di tutta la città. Ed il camper in Piazza dei Bruzi vuole testimoniare la presenza di un’altra istituzione importante e di tutte le forze di polizia della città, a conferma che la nostra città è contro ogni tipo di violenza. Sono orgoglioso, al di là di ogni appartenenza politica o partitica e al di là di qualsiasi schieramento, che le donne di questa Amministrazione,  appena ci siamo  insediati, hanno voluto apporre un drappo rosso all’esterno della casa comunale, significazione di quel sentimento, di quel valore della nostra Amministrazione contro la violenza, così come abbiamo fatto dopo l’aggressione della Russia in Ucraina, quando abbiamo voluto apporre quel simbolo con la bandiera  arcobaleno, con la scritta Pace, sempre ai balconi della casa municipale. Oggi – ha aggiunto Franz Caruso – è una giornata particolare, perché se è vero che il Consiglio comunale è lo specchio della città, grazie alla partecipazione di tutte quante voi e di tutti quanti voi abbiamo dato l’immagine della parte migliore, più sana e più bella della nostra città. Abbiamo – credo – scritto una pagina importante per la storia della nostra città”.

Rivolgendosi alla rappresentante della comunità rom che era intervenuta in precedenza, il Sindaco ha sottolineato che “non si può in una città che ha una lunghissima tradizione e storia di accoglienza pensare di stare ai margini. La comunità rom deve invece sentirsi integrata in una città che, nella sua storia millenaria, ci vede sempre insieme, sempre uniti, accoglienti e sempre pronti  a dare aiuto a chi ne ha bisogno. E questa Aministrazione non discriminerà mai nessuno. Il 14  dicembre presenteremo nella nostra rassegna “Librincomune”, ideata e sostenuta pervicacemente da chi oggi ha voluto questa iniziativa, la nostra consigliera delegata alla Cultura Antonietta Cozza, il libro di Fiore Manzo che è un giovane attivista rom e pedagogista che coltiva la passione per la storia. Questa – ha rimarcato Franz Caruso – è l’ulteriore dimostrazione che Cosenza è una città solidale nei confronti della comunità rom, nei confronti di chiunque scelga la nostra città per viverci e soprattutto nei confronti delle donne.  Lo testimonia altresì lo sportello “Spazio Donna” aperto per aiutare le donne in difficoltà, in un rapporto ormai sinergico con tutte le associazioni del territorio che sono un patrimonio inestimabile della città e soprattutto con l’Associazione Roberta Lanzino che è stata la prima vittima di femminicidio nella nostra realtà territoriale”. Il Sindaco si è anche soffermato sull’ultimo episodio delle tre donne barbaramente uccise a Roma. “Non giovani, anche in età avanzata, individuate come prostitute ed escort. Quando accade un fatto del genere – ha ribadito Franz Caruso – credo che non si debba mai etichettare nessuno con nessun appellativo. Erano tre donne che avevano il diritto di vivere, al di là delle scelte compiute. Sono delitti che ripugniamo ed ai quali ci dobbiamo sempre e comunque opporre. Ognuno di coloro che oggi sono intervenuti  ha detto una cosa diversa che mi auguro possa essere  recepita dai giovani come segnale di una crescita che anche nella nostra città c’è e va portata avanti. Non dimentichiamo che ci sono state battaglie che sono state portate avanti nel corso dei decenni. Anche il fatto che oggi a scuola, al contrario di quanto avveniva tanto tempo fa, ci siano le classi promiscue e  uomini e donne vivono la stessa esperienza scolastica, deve essere salutata come una  piccola grande conquista, come il riconoscimento del diritto di voto alle donne e quello di stare nei contesti rappresentativi. Sono conquiste avvenute combattendo battaglie per eliminare qualsivoglia diseguaglianza e discriminazione. Oggi apriamo un percorso per fare in modo che i diritti  delle donne siano sempre più rispettati e riconosciuti. Occorre diffondere una cultura del rispetto che deve nascere già nell’alveo dell’educazione familiare. E’ importante che i genitori diano l’esempio ed educhino i propri figli alla non violenza ed al rispetto di tutti e soprattutto delle donne. Mi auguro che tutti voi ragazzi e le vostre figlie e i vostri figli non debbano mai più celebrare una ricorrenza come quella del 25 di novembre”.

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