COSENZA – “La salute non è un gioco”, l’iniziativa dell’Asp di Cosenza dove si parla della ludopatia, fenomeno che è diventato una vera e propria dipendenza con numeri da paura anche nel cosentino, ha coinvolto i Carabinieri della provincia Cosenza, e più precisamente i comandanti di stazione. L’incontro ha avuto lo scopo di illustrare l’entità del fenomeno nell’ambito della provincia e stimolare al fine di fronteggiare e ridurre gli effetti connessi al fenomeno del gioco d’azzardo un approccio integrato e sistemico che prevede il coinvolgimento dei diversi attori preposti nel rispetto delle reciproche competenze attraverso un’azione armonica unitaria e coordinata volta a rafforzare la cultura della legalità e della responsabilità etica avendo cura della tutela delle situazioni di fragilità con particolare riguardo alle fasce deboli della popolazione.
In questo contesto, all’interno della rete territoriale un valore aggiunto può essere rappresentato anche dal contributo fornito dall’arma dei Carabinieri, che con i loro Comandi di stazione sono ben radicati sul territorio, attraverso specifici percorsi orientati alla sensibilizzazione, all’educazione, al sostegno, alla promozione della salute e alla consapevolezza dei rischi connessi alle dipendenze del gioco d’azzardo . Nel corso del seminario sono intervenuti, il comandante regionale dei carabinieri, il generale Pietro Salsano, il prefetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella, il comandante dei carabinieri della provincia di Cosenza, Agatino Spoto, Il presidente del Delfino, Renato Caforio, Il dottore Martino Rizzo dell’Asp di Cosenza e il responsabile del SERD di Cosenza, Roberto Calabria.