COSENZA – Il Giudice dell’Udienza preliminare del Tribunale di Cosenza, la Dottoressa Letizia Benigno, in esito alla definizione del procedimento con il giudizio abbreviato, ha assolto con la formula perché il fatto non sussiste, l’assistente sociale Rosetta Tavernese, tratta a giudizio per rispondere del reato di truffa pluriaggravata ai danni dello Stato, la donna veniva accusata di assentarsi, in diverse occasioni, dal posto di lavoro mentre era in servizio nell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, distretto sanitario Valle-Crati Cure Primarie- Poliambulatorio Rende. Infatti all’imputata, difesa dall’Avvocato Antonio Vanadia, venivano contestate le plurime condotte di assenteismo attraverso la fittizia rappresentazione della presenza in servizio presso il distretto A.S.P. di Rende.
Il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore Donatella Donato, aveva invece concluso per una richiesta di condanna a dieci mesi di reclusione. Rinviata a giudizio, invece, per reati del medesimo tenore, l’ostetrica in servizio presso il Consultorio familiare di Rende.