RENDE – Il consigliere Mimmo Talarico, capogruppo di Attiva Rende, ha scritto al sindaco circa l’emergenza randagismo che si registra su gran parte del territorio comunale, con la presenza di cani randagi, incautamente custoditi o dolosamente abbandonati. “Un fenomeno – è scritto nell’interrogazione – che ha ripercussioni sulla situazione sanitaria comunale e sull’incolumità pubblica, rappresentando in alcune zone una vera e propria emergenza e che è stato più volte evidenziato anche a seguito di denunce di cittadini e studenti universitari”.
“Negli ultimi tempi la presenza di branchi è diventata oltremodo preoccupante nell’area universitaria – scrive Talarico – in particolare in prossimità del Centro residenziale e del vecchio polifunzionale laddove sono allocati i dipartimenti di Farmacia e Scienze politiche e altre funzioni dell’Unical. Docenti e studenti in più occasioni hanno subito aggressioni e in alcuni caso hanno dovuto fare ricorso alle cure mediche”.
Inoltre la presenza di gruppi di cani che Talarico definisce aggressivi rende difficile il transito nei pressi delle aule e degli uffici del personale tecnico amministrativo. “Del fenomeno se ne sono occupati, più volte, le autorità accademiche d’intesa con le associazioni studentesche, il comune di Rende e l’ASP ma a distanza di mesi, il fenomeno anziché essere risolto, ha assunto dimensioni sempre più diffuse e preoccupanti”.
Il sindaco di Rende ha denunciato, mesi orsono, i ritardi dell’ASP nel servizio di cattura e “il fenomeno del randagismo richiede, per essere affrontato, un approccio multidisciplinare che coinvolga i diversi livelli istituzionali e le associazioni protezionistiche e animaliste, dotate della necessaria esperienza, competenza e sensibilità con particolare riferimento al ricovero, all’affidamento e al mantenimento”.
“Considerato che il servizio di cattura dei cani vaganti è, ingiustificatamente, da lungo tempo sospeso dall’ASP, che il perdurare della situazione che genera allarme e preoccupazione in alcune zone della città e nella comunità accademica in particolare e che le leggi i vigenti assegnano ai comuni una serie di compiti che vanno dalla tutela dei diritti degli animali alla cattura degli stessi con modalità che salvaguardino l’incolumità” e ancora “che il suddetto servizio può essere svolto dai comuni direttamente o attraverso convenzioni anche con Enti e associazioni privati dotati dei requisiti e delle competenze, per la cattura e il ricovero degli animali” nell’interrogazione si chiede di affrontare l’emergenza. Per il capogruppo Attiva Rende, è necessario “affidare a una società/associazione privata la cattura dei cani, al fine di ridare tranquillità ai cittadini e ai lavoratori del territorio rendese e dell’Unical in particolare”. Al sindaco si chiede pertanto se “intende promuovere ulteriori iniziative in aggiunta a quelle previste ed eventualmente realizzate, finalizzate a garantire idoneo trattamento, custodia e cura agli animali e al contempo sicurezza e igiene”.
