COSENZA – La Rsu – rappresentanza sindacale unitaria – del Comune di Cosenza interviene sulla mancata erogazione da parte dell’amministrazione comunale degli arretrati ai propri dipendenti: “nonostante gli impegni sottoscritti in sede Prefettizia dall’Amministrazione Comunale, i trasferimenti statali che sono stati accreditati nell’ultimo mese, oltre alle varie entrate dirette dell’Ente, non sono stati utilizzati dall’assessore al Bilancio, Giordano e dal dirigente del Settore finanziario, Giovinazzo, per l’erogazione, almeno parziale, del salario accessorio arretrato”.
“I pochi dipendenti in servizio al Comune di Cosenza, aspettano da molti anni. Saremmo curiosi di sapere come sono stati utilizzati gli 11.000.000 di euro arrivati dallo Stato”.
“La calendarizzazione – scrivono i sindacati – per saldare i debiti accumulati nei confronti dei dipendenti, sottoscritta davanti al Prefetto di Cosenza, dalle organizzazioni sindacali, dall’assessore e dal dirigente, è stata puntualmente disattesa. I due rappresentanti dell’amministrazione, da mesi, prendono tempo, accampando scuse di ogni tipo: manca l’approvazione del bilancio, mancano i trasferimenti da parte dello Stato centrale, non si riscuotono i tributi, mancano le determine, problemi tecnici per i ticket mensa; insomma, giocano sulle difficoltà economiche dei dipendenti e delle loro famiglie”.
Sarebbe inutile e anche difficile elencare tutte le voci del salario esigibili da parte dei dipendenti, perchè ci sono somme arretrate del 2019, 2020 e 2021. La situazione sta diventando particolarmente grave, perché le spettanze si stanno accumulando in maniera esponenziale e nei dipendenti incomincia a montare lo sconforto e la rabbia nei confronti di un’amministrazione che elude qualsiasi tipo di confronto che abbia come obiettivo il soddisfacimento delle legittime aspettative degli stessi. E’ bene ribadire che nell’ultimo triennio, i dipendenti del Comune di Cosenza, si sono decimati a causa dei pensionamenti”.
“La RSU e le OO.SS. territoriali a tal fine convocheranno delle assemblee dei lavoratori e a tutela dei diritti dei dipendenti e attiveranno da subito azioni sindacali e giudiziarie, compreso la richiesta al Dirigente del Settore Finanziario degli interessi delle somme esigibili e la eventuale messa in mora”.