RENDE – “Una collaborazione davvero importante. Ci tenevo tanto ad essere qui per dimostrare che il Ministero c’è ed è di supporto ad iniziative come questa che hanno un aspetto molto forte dal punto di vista dell’innovazione, delle infrastrutture e della scienza, ma che viene usata anche in maniera collaborativa”. Così il Ministro dell’università e della ricerca nel governo Draghi Maria Cristina Messa in visita questa mattina all’Unical dove ha visitato l’infrastruttura che ospiterà l’attività di ricerca del laboratorio STAR (Southern Europe Thomson Back-Scattering Source for Applied Research) e dove è stato siglato l’importante accordo di collaborazione tra l’Università della Calabria e l’Università di Milano – Bicocca per la realizzazione di progetti nell’ambito dell’applicazione delle radiazioni X alla scienza e tecnologia dei materiali, all’indagine biomedica e dei beni culturali.
La convenzione è stata firmata questa mattina dai rispettivi rettori dei due atenei, Nicola Leone e Giovanna Iannantuoni, e che prevede la condivisione delle attività istituzionali di Alberto Bravin, che porterà all’Unical l’esperienza ventennale acquisita al sincrotrone Europeo di Grenoble (ESRF) in Francia. La collaborazione tra l’università calabrese e quella lombarda si inserisce in un contesto che vede le due istituzioni sempre più a stretto contatto nel campo della ricerca, dello sviluppo tecnologico e dell’intelligenza artificiale applicata in varie aree, a partire da quella medica, della logistica urbana e dei beni culturali, ma anche della biodiversità, con un progetto su nuove tecnologie per la conoscenza e la conservazione dei coralli del Mediterraneo.
“Questo connubio tra Arcavacata e Milano – ha spiegato il Ministro – è il modo migliore per mettere attorno alla tecnologia e all’innovazione le menti migliori. E questa collaborazione dimostra come l’Unical non sia una cenerentola anzi. È un ateneo molto forte, che riesce a vincere doversi premi e che ha una base scientifica e non. I fondi? Qualcosa è già cambiato perché abbiamo distribuito risorse aggiuntive anche in base alla produzione scientifica dei vari atenei e qui in Calabria i fondi sono raddoppiati. Poi la regione Calabria ha vinto, a valere su fondi Pnrr, uno dei progetti degli ecosistemi territoriali e quindi complimenti”
L’attività di ricerca di Bravin si focalizza, in particolare, su due settori: l‘imaging a raggi X e l’uso terapeutico dei microfasci di raggi X. Nel primo settore ha guidato lo sviluppo della tomografia computerizzata multiscala contribuendo allo sviluppo dell’imaging anatomico 3D. Nel settore della radioterapia con microfasci ad alto rate di dose (FLASH), ha dato un grande impulso agli sviluppi tecnici che ne hanno permesso l’uso pionieristico nel trattamento dell’epilessia farmacoresistente e nello studio delle modificazioni cerebrali indotte dall’insorgenza del dolore.