ARCAVACATA (CS) – Potrebbe essere davvero un’ultima spiaggia per i tanti piccoli borghi che si stanno spopolando o, almeno, volendo essere un po’ più ottimisti, una grande possibilità; il riferimento è al turismo delle radici, alimentato dalla voglia di conoscere i luoghi ove risiedono le proprie origini. I dati mostrano quello che potrebbe essere un grande attrattore, a patto che si riesce ad intercettarlo.
All’Università della Calabria si è svolto un incontro nel corso del quale è stato presentato il ‘Primo rapporto sul turismo delle radici in Italia’ di Sonia Ferrari e Tiziana Nicotera. La presenza di numerosi rappresentanti delle istituzioni testimonia l’interesse nei confronti di questo comparto. I dati, i riferimenti e gli strumenti esistono. Bisognerà ora dare concretezza alle idee, quel passaggio in cui spesso la politica di è smarrita.