RENDE – Nelle ultime settimane, anche a causa della guerra in Ucraina e delle posizioni assunte dall’Occidente, si è parlato molto della carenza di gas, ma non si tratta della sola sostanza “finita” perchè, per quanto possa sembrare strano, anche l’acqua è un bene insostituibile, ma non infinito.
La situazione difficile derivante dal conflitto, ha cambiato anche la visione in senso generale; ci si è resi conto che ciò che veniva dato per scontato, di fatto non lo è.
Il Consiglio Nazionale dei Geologi, l’Ordine dei Geologi della Calabria ed il Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienza della Terra dell’Università della Calabria hanno organizzato un incontro per discutere della salvaguardia e della gestione di una risorsa come l’acqua, che è legata in maniera significativa con lo sviluppo di comparti vitali. Nel corso dell’incontro, inoltre, è emersa, in questo ambito, anche la centralità della figura del geologo.
Arcangelo Francesco Violo, presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi: “Siamo in un momento di cambiamenti climatici e l’area del Mediterraneo e la Calabria è la parte d’Europa più soggetti. Attraverso la conoscenza delle risorse idriche sia superficiali che sotterranee, è possibile programmare e pianificare l’uso sempre più ottimale tenendo conto e cercando di prevedere cosa succederà nei prossimi anni”.
Giulio Iovine, pesidente dell’Ordine Geologi della Calabria ha sottolineato l’importanza del ruolo del geologo nella conoscenza del suolo e del sottosuolo mentre Fabio Scarciglia, coordinatore Corso di Laurea in Scienze Geologiche dell’Università della Calabria ha posto l’accento sulla necessità di aggiornare il piano di tutela delle acque.