COSENZA – Si torna a parlare dei centri per l’impiego e in particolare di quello di Cosenza, chiuso oramai dalla fine di maggio dello scorso anno, e “sfrattato” dal complesso della stazione ferroviaria di Vaglio Lise per conclamata ‘inadeguatezza strutturale’. Gli uffici ubicati nella struttura non risultavano più adeguati sul piano strutturale e nemmeno a livello di ampiezza degli spazi, troppo risicati rispetto al numero di impiegati assegnati per svolgere tutte le funzioni previste. Senza l’individuazione di una nuova sede da parte del Comune e con l’arrivo della pandemia, circa 60 dipendenti al servizio di un’utenza costituita da circa 330mila abitanti sono stati messi in Smart Working. E da quel giorno tutti i servizi aperti al pubblico sono sospesi ed erogati esclusivamente in modalità telematica con non pochi disagi per chi certo non è avvezzo alla tecnologia .
A distanza di 8 mesi e mezzo a che punto siamo? Se n’è discusso in un tavolo tecnico alla cittadella regionale convocato per discutere della situazione di tutti i Centri per l’impiego di tutta la regione alla luce delle risorse per il loro potenziamento. Al tavolo hanno preso parte la Vice Presidente della Giunta regionale Giusi Princi, titolare della delega al Lavoro, il Dirigente generale del Dipartimento regionale Lavoro e Welfare, Roberto Cosentino e gli amministratori dei 15 centri per l’impiego. Per il Comune di Cosenza ha partecipato il Vicesindaco Maria Pia Funaro su delega del primo cittadino Franz Caruso che sul CPI di Cosenza ha preso una posizione netta “deve restare a Cosenza, in quanto la sua allocazione è nevralgica per tutti i comuni limitrofi e dell’area urbana“. Il Comune di Cosenza ha esplicitato la sua posizione di assoluta attenzione alle problematiche riguardanti il Centro per l’impiego, escludendo categoricamente ogni soluzione che non preveda la sua permanenza nella città capoluogo. “Siamo consapevoli – ha sottolineato Maria Pia Funaro – del momento particolare che il Centro sta attraversando, con buona parte dei suoi 60 dipendenti collocati temporaneamente in smart working per l’attuale indisponibilità della sede. Così come abbiamo perfettamente contezza del fatto che, nella situazione attuale, non può essere garantito il servizio di front office, ma soltanto i servizi che vengono, comunque, assicurati in modalità telematica. Siamo oltremodo consapevoli, però, che, con il concorso in via di ultimazione (che prevede in tutta la regione di oltre 500 nuove risorse) a Cosenza il Centro per l’impiego riceverà “un’iniezione” di nuovo personale pari a 90 unità e dovrà avere una sede più adeguata, in quanto, in totale, i dipendenti saranno circa 150. Per parte nostra – ha aggiunto Maria Pia Funaro – recependo gli indirizzi del nostro Sindaco Franz Caruso – percorreremo tutte le strade per dare una sede dignitosa al Centro per l’impiego”.
Al tavolo regionale sono state affrontate diverse questioni di stringente attualità come il potenziamento dei Centri per l’impiego attraverso le risorse allocate all’interno del PNRR e disponibili sia per gli interventi da mettere a frutto sul piano infrastrutturale che per quelli riguardanti i sistemi tecnologici (attrezzature, hardware e software). L’incontro è servito a monitorare attentamente tutto quanto il Governo e la Regione sono disponibili a mettere in campo per la riorganizzazione dei Centri. Naturalmente, è stata affrontata anche la questione del Centro per l’impiego di Cosenza che è il più grande di tutta la provincia e che serve un’utenza di più di 300 mila persone. Altre dislocazioni sono presenti a Montalto, Rogliano e San Giovanni in Fiore.