COSENZA – Nel tardo pomeriggio è stato sgomberato dalle forze dell’ordine, dopo la richiesta pressante del gruppo IGreco, il presidio dei lavoratori e delle lavoratrici che da questa mattina si trovavano sul tetto della clinica “Misasi” a Cosenza in segno di protesta contro i 51 licenziamenti. A darne notizia è l’USB Lavoro privato Cosenza. “A seguito della mobilitazione, l’amministrazione regionale, attraverso il presidente della Terza Commissione Sanità, Michele Comito, ha garantito che entro 48 ore sarà convocata una riunione della stessa commissione per affrontare la questione, impegnandosi a mettere in campo azioni risolutive che tutelino i lavoratori”.
“I fatti di oggi – scrive il sindacato – hanno ulteriormente evidenziato il calibro imprenditoriale e umano di Saverio Greco e quindi del suo gruppo. Ieri l’invio delle lettere di licenziamento, senza attendere il confronto con sindacati e Regione, e questa mattina urla, insulti e pesanti minacce agli operai in protesta sul tetto della struttura. Ogni mese fiumi di denaro pubblico finiscono nelle tasche di questi signori – sottolinea l’USB – attraverso il sistema-truffa della sanità privata convenzionata, tutto ciò con il connivente silenzio della politica regionale”.
“Il presidente e commissario alla sanità Roberto Occhiuto, molto impegnato nella riorganizzazione della sanità regionale, perché non pone fine immediatamente a questo sistema che ingrassa a dismisura le tasche di poche famiglie e danneggia tutti i cittadini calabresi? Nessuno si lascerà intimidire dall’arroganza di chi crede di poter portare avanti, in questa città, azioni di macelleria sociale nel silenzio generale. Ed oggi i lavoratori ne hanno dato prova, resistendo per oltre 13 ore, con determinazione, in condizioni complicatissime. In attesa che la Regione Calabria dia seguito agli impegni assunti, la mobilitazione proseguirà”.