COSENZA – La Corte d’Assise di Cosenza ha ordinato la scarcerazione di Antonio Chianello detto “Parmigiano”, 38enne di Paola condannato a dieci anni di carcere, lo scorso novembre, per l’omicidio del tassista cosentino Antonio Dodaro, 57enne, colpito da tre fendenti. Su richiesta del suo legale, l’avvocato Sabrina Mannarino, l’indagato ha lasciato il carcere grazie alla misura meno afflittiva degli arresti domiciliari.
Il fatto
L’accaduto sarebbe scaturito in seguito alle avances che il tassista avrebbe rivolto alla fidanzata dell’aggressore. La vittima sarebbe stata colpita da tre coltellate dallo stesso Chianello condannato per omicidio preterintenzionale. La tesi è che il presunto colpevole non avesse intenzione di uccidere tanto da aver accompagnato la vittima all’ospedale subito dopo l’accaduto. Nella sentenza si legge che la Corte ha che “l’imputato non volesse uccidere Dodaro Antonio, ma semplicemente ferirlo, animato da un dolo d’impeto, verosimilmente per il rancore che nutriva nei suoi confronti per le insidie ed avances sessuali che la vittima aveva rivolto a V.B.”.
Le esigenze cautelari che avevano portato alla carcerazione di Chianello, sulla base delle valutazioni dei giudici cosentini, sono da ritenersi “attenuate tenuto conto della gravità del fatto, anche diversamente qualificato e dei precedenti comunque riportati dal Chianello”.
La moglie “la legge non esiste”
“Ancora una volta é stato infangato il nome di mio marito” dichiara alla nostra testata la moglie Bettina Mollo. Un caso, continua, etichettato come “delitto passionale“. “Mio marito non è mai stato un pervertito” – prosegue la signora Mollo. La stessa V.B., fidanzata di Chianello “ha dichiarato che le avances sessuali non erano vere e che si era inventata tutto”. Nelle sue parole l’amarezza di una sentenza che non le ha dato giustizia mentre “Chianello è ai domiciliari, dopo aver dichiarato che non voleva uccidere mio marito. La legge non esiste”. E conclude con “un consiglio: se in carcere dite che non volevate uccidere, vi faranno uscire subito”.