Aggressione a Castrolibero, si autodenuncia lo studente che ha colpito un coetaneo

Il minorenne, autore dell'aggressione, sarà sottoposto ad interrogatorio. I familiari si sono detti dispiaciuti di quanto accaduto

CASTROLIBERO – Dopo due settimane ha raccontato tutto ai genitori riferendo loro di essere lui l’autore dell’aggressione ai danni del compagno di scuola. I fatti risalgono al 4 ottobre scorso davanti l’istituto Valentini di Castrolibero, quando un ragazzino è stato colpito da un coetaneo ed è finito al pronto soccorso di Cosenza. La madre aveva subito sporto denuncia e dai qui sono partite le indagini per individuare l’autore.

Oggi il ragazzino, secondo quanto raccontato dai legali, forse spaventato dalla pressione anche mediatica sulla vicenda, ha deciso di raccontare tutto ai genitori che lo hanno redarguito e immediatamente posto di fronte alle sue responsabilità recandosi dai carabinieri per autodenunciarsi. Il giovane e la famiglia sono assistiti dagli avvocati Ornella Nucci e Francesco Cribari. I legali fanno sapere che i genitori sono estremamente dispiaciuti per quanto accaduto ed esprimono vicinanza alla famiglia del giovane aggredito. Intanto si è in attesa dell’interrogatorio di garanzia nei confronti del minore.

“Da poche ore abbiamo appreso, da nostro figlio, che è lui l’autore dell’aggressione al giovane di Castrolibero”, ha scritto l’uomo. “E, da quello stesso istante, il mondo ci è crollato addosso, con una sola certezza: quella di dover informare le Forze dell’Ordine” scrive il padre del giovane on una lettera. “Il fatto, da qualunque angolazione lo si guardi, è di gravità inaudita. È grave per la giovane vittima, è grave per la sua famiglia, è grave per nostro figlio, è grave per nostra figlia che, frequentando quella stessa scuola, rischia di portare il peso di comportamenti non suoi – scrive ancora l’uomo – e, se possibile, è ancora più grave per me e mia moglie, che stiamo vivendo il dramma di un fallimento. Perché in questo momento ci troviamo a sperimentare che quello del genitore è veramente il mestiere più difficile al mondo”. Il genitore continua scrivendo: “Non facciamo altro che chiederci dove abbiamo sbagliato, dopo aver vissuto tutta la vita, e il nostro essere famiglia, guidati dai valori dell’accoglienza, della correttezza e del senso di responsabilità: valori lontani anni luce da queste azioni. Non so se avremo mai risposta a questa domanda, ma, proprio sulla base dei valori che ci guidano, riteniamo giusto che nostro figlio impari ad assumersi le sue responsabilità ed a rispondere delle sue scelte e delle sue azioni, sebbene ancora minorenne.  Alla madre ed al padre della giovane vittima giunga il senso più profondo del nostro dolore per l’accaduto, – conclude la missiva – che è solo l’altra faccia di una stessa medaglia”. Il giovane aggredito, per motivi ancora da chiarire, ha passato diversi giorni in ospedale, con il volto tumefatto.

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