COSENZA – Anche a Cosenza è stata celebrata la ricorrenza di San Michele Arcangelo, Santo patrono della polizia. Il 29 settembre del 1949 San Michele Arcangelo fu proclamato Patrono e Protettore della Polizia di Stato da Papa Pio XII, per la naturale assonanza con la missione assolta, con professionalità ed impegno, da tutti i poliziotti chiamati ogni giorno ad assicurare il rispetto delle leggi, l’ordine e la sicurezza dei cittadini e che trova la sua sintesi nel motto “Sub lege libertas”. L’arcangelo è ricordato per aver difeso, con la sua spada, la fede in Dio contro le orde di Satana. Un po’ come quella che è la missione degli agenti di polizia, chiamati ad assicurare il rispetto delle leggi, l’ordine e la sicurezza dei cittadini.
Mons. Nolè “angeli custodi nella pandemia”
Nel Duomo della città si è tenuta una partecipata celebrazione liturgica, officiata dall’Arcivescovo di Cosenza-Bisignano Mons. Francesco Nolè alla quale hanno partecipato anche diversi sindaci della Provincia, il presidente della Commissione antimafia Nicola Morra, rappresentanti di tutte le forze dell’ordine. “E’ una giornata di festa per noi che siamo molto devoti a San Michele Arcangelo – ha detto Giovanna Petrocca, Questore di Cosenza – ed è anche un momento per incontrare le istituzioni, che a Cosenza a dire il vero ci sono sempre vicine. E’ anche l’occasione per ringraziare gli uomini e le donne della polizia, per quello che fanno durante l’anno. La Polizia c’è e ci sarà sempre per la popolazione, – ha aggiunto Petrocca – come dice il nostro motto “esserci sempre”, per la gente e tra la gente”. Mons. Francesco Nolè ha voluto ricordare l’importanza della polizia e quanto fa ogni giorno per la popolazione. “I poliziotti sono stati i nostri angeli custodi soprattutto nella pandemia, – ha detto l’Arcivescovo di Cosenza – insieme alle altre forze dell’ordine, e ci hanno assicurato la presenza e la sicurezza. L’angelo che hanno come custode li assiste e gli da forza perché possano essere sempre più fedeli alle istituzioni e vicini ai cittadini”.